L'anticorpo monoclonale italiano batte le varianti, ma la sperimentazione arranca

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LA NAZIONE ECONOMIA

Firenze, 20 luglio 2021 - L'anticorpo monoclonale italiano neutralizza tutte le varianti del virus SarS-CoV2 e viene somministrato semplicemente con una iniezione, anche a casa del paziente, anziché per via endovenosa in ospedale diversamente da quelli prodotti negli Usa.

Ma questo anticorpo di seconda generazione, superata la prima fase clinica con ottimi risultati, guarda con fatica al traguardo delle due fasi successive di sperimentazione: mancano infatti candidati-pazienti e finanziamenti. (LA NAZIONE)

Ne parlano anche altre fonti

“L’anticorpo monoclonale sviluppato dal team di Rappuoli è un orgoglio per il nostro Paese, che si unisce in qualche modo agli altri anticorpi che abbiamo a disposizione. Questo è di seconda generazione ed è in grado di curare molto bene anche le varianti. (MeteoWeb)

Stiamo tutti aspettando con ansia di vedere i risultati" commenta Silvio Garattini, presidente dell'Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri Irccs, commentando le parole dello scienziato Rino Rappuoli, 'papà' del monoclonale made in Italy. (IL GIORNO)

In più, l’anticorpo monoclonale italiano in corso di sperimentazione si è mostrato capace di neutralizzare tutte le varianti del virus SARS-CoV-2. Salgono così a 6.262 i pazienti Covid trattati con anticorpi monoclonali nel nostro Paese, e inseriti nello specifico registro di monitoraggio Aifa. (Il Sole 24 ORE)

Covid, monoclonale italiano efficace contro le varianti: la mancanza di volontari. Il farmaco ha superato la prima fase della sperimentazione, ma da metà maggio è stato possibile reclutare soltanto un centinaio di persone sulle 800 necessarie a proseguire con i successive due stadi della ricerca. (QuiFinanza)

"Speriamo che questa campagna di informazione produca risultati efficaci, altrimenti dovremo continuare il lavoro all'estero. Per affrontare il problema la Regione Toscana sta diffondendo l'opportunità del monoclonale via internet. (Il Giorno)

"Noi stiamo sviluppando un anticorpo monoclonale di seconda generazione che ha già superato la prima fase clinica, con risultati eccellenti anche contro tutte le varianti. "In Italia - ha sottolineato ancora Rappuoli - si può fare una buona ricerca, anche perchè possiamo contare su ricercatori di grande valore. (Giornale di Sicilia)