Il freno del coronavirus sull’economia, Ue: l’Italia crescerà meno del previsto

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Inoltre Bruxelles segnala che «i rischi al ribasso sulla prospettiva di crescita restano pronunciati».

Eurozona: stime invariate, ma rischio coronavirus per l’economia. Nell’eurozona rimangono per la Commissione Ue invariate le stime di crescita: nel 2020-2021 cresceranno rispettivamente di 1,2% e 1,4%, come previsto a novembre scorso.

«La crescita prosegue con passo costante e moderato», scrive Bruxelles, che segnala però «nuovi rischi» come il Coronavirus che la lasciano le prospettive «ancorate al ribasso». (Open)

Su altre fonti

La Commissione Europea guarda in positivo la crescita economica italiana. I consumi privati. La Commissione Europea stima poi che “i consumi privati, sostenuti dal nuovo reddito minimo, dovrebbero sostenere la crescita nel periodo di previsione. (Proiezioni di Borsa)

Come riporta Destatis, la crescita del prodotto interno lordo risulta dello 0,6% per il 2019. Secondo i dati di Destatis, l’ufficio di statistica tedesco, l’economia è rimasta stagnante nell’ultimo trimestre, con una variazione dello 0,4% anno su anno. (Corriere della Sera)

Di molto inferiore, visto che la Commissione Ue stima che nel 2020 il Pil crescerà soltanto dello 0,3%. In termini di crescita, dunque, il provvedimento rende la metà di quel che costa e gli effetti sul mercato del lavoro ancora non sono stimabili. (La Stampa)

"La fase di preparazione del Documento di Economia e Finanza 2020 diventa occasione decisiva, un banco di prova per tutti. L'economia italiana dovrebbe crescere dello 0,6% nel 2021, contro lo 0,7% stimato tre mesi fa. (Adnkronos)

Il Pil, nel quarto trimestre del 2019, registra una variazione pari a zero rispetto al trimestre precedente. La crescita dell'economia della Germania, nel 2019, si ferma a un +0,6 per cento. (Il Sole 24 ORE)

Ma quali sono le azioni che crescono con il PIL Usa? Inoltre, il prodotto interno lordo, secondo i dati preliminari diffusi dal Dipartimento del Commercio USA, nel quarto trimestre del 2019 è arrivato al 2,1%. (Proiezioni di Borsa)