Camorra, scoperta la macchina del riciclaggio dei Casalesi: 63 misure cautelari

QUOTIDIANO NAZIONALE INTERNO

Ed è stata scoperta una connessione intima tra i sistemi di frode fiscale e le attività di riciclaggio dei clan.

Poi i "ragionieri" che emettevano bonifici fino ad arrivare a un volume d'affari da 100 milioni di euro.

Questo il cuore dell'indagine nata da un'altra inchiesta che originariamente puntava a individuare flussi di denaro di imprese edili sospettate di stretti collegamenti con i Casalesi

E infine i “prelevatori”, che ogni giorno ai bancomat prelevano soldi poco alla volta, fino ad arrivare anche a 55 mila euro al giorno. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

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E infine i prelevatori, che ogni giorno ai bancomat prelevano soldi poco alla volta, fino ad arrivare anche a 55 mila euro al giorno. Ecco il sistema messo in piedi dai Casalesi, grazie a “colletti bianchi” collusi e a 89 società totalmente soggiogate alle regole della camorra. (La Stampa)

Per capire la reale entità del sistema di frodi che, ieri, ha portato a 63 misure cautelari in tutta Italia, bisogna andare dal generale al particolare e focalizzare l’obiettivo su una giornata «tipo» di una «testa di legno» al soldo di un’organizzazione capace di muovere. (ilmattino.it)

Milioni e milioni di euro poi destinati ad alimentare, tra l’altro, il welfare della federazione mafiosa casalese. Le somme prelevate pari complessivamente a circa 80 milioni di euro nel periodo 2016-2020 (mediamente circa 55.000 euro al giorno) venivano cedute a esponenti del “Clan dei Casalesi”, al fine di provvedere al sostentamento di svariate famiglie di detenuti dello stesso Clan. (CasertaCE)

Le somme prelevate finivano poi ad esponenti del clan dei Casalesi al fine di provvedere al sostentamento di svariate famiglie di detenuti dello stesso clan. (NapoliToday)

Insieme a Guarino figurano la sorella Luisa Guarino, 61 anni, di San Marcellino; Armando Della Corte, 43 anni di Aversa; Salvatore Prato, 57 anni di Trentola Ducenta; Giovanni Rosano, 67 anni di Aversa; Giuseppe Belviso, 51 anni di Aversa. (PUPIA)

– Sono 11 i soggetti identificati e dalla misura della custodia cautelare in carcere, che gestivano le società fittizie, i conti correnti e che coordinavano la rete degli ‘spicciatori’ (52 soggetti di cui 37 destinatari delle misure degli arresti domiciliari e 15 dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria), nell’operazione che dalle prime ore di questa mattina, ha portato i finanzieri del nucleo Speciale di Polizia Valutaria in collaborazione con i comandi provinciali della Guardia di finanza di Napoli, Caserta e Salerno, su delega della procura della Repubblica di Napoli, ad eseguire un’ordinanza di applicazione di misure coercitive, emessa dal gip presso il Tribunale campano, nei confronti di 63 persone, di cui 48 tratte in arresto. (CasertaCE)