Pompei - Rinvenuti gli arredi della Domus del ''Larario'' nella Regio V

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La vita immobile di Pompei che riaffiora alla luce: ultimi istanti di vita fotografati negli arredi sconquassati dall’eruzione del 79 d.C.

Piatti, vasi, anfore, oggetti in vetro e terracotta lasciati in bauli e armadi, abbandonati frettolosamente durante la catastrofe e recuperati oggi con gli strumenti dello scavo stratigrafico.

Si tratta di un ambiente adibito al culto, che presentava su una parete una nicchia sacra ai “Lari”, numi tutelari della casa e al di sotto due grandi serpenti “agatodemoni” (demone buono), simbolo di prosperità e buon auspicio

Ma anche oggetti meno documentati come un prezioso bruciaprofumi decorato, e il gruppo unico di sette tavolette cerate raccolte da un cordino, di cui è stato possibile realizzare un calco. (StabiaChannel.it)

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Non mancano i servizi però, una cucina e una latrina, quasi come quelle che si trovano nelle abitazioni più importanti. «Per Pompei questo calco è un unicum», fa notare il direttore. (Avvenire)

(Agenzia Vista) Napoli, 06 agosto 2022 Le immagini dell'ultimo ritrovamento a Pompei. Si tratta di un armadio rimasto chiuso per duemila anni con tutto il suo corredo di stoviglie appartenente a una famiglia del ceto medio. (ilGiornale.it)

La maggiore sorpresa, in un armadio che è rimasto chiuso dal giorno dell'eruzione: all'interno conservava ancora il corredo di stoviglie, tra piatti e bicchieri. A completare l'arredamento un tavolino, un letto, un baule lasciato aperto che probabilmente è stato svuotato all'ultimo momento durante la fuga. (Fanpage.it)

GLI ARREDI DEL LARARIO: L’ULTIMA SCOPERTA DEL GRANDE PROGETTO POMPEI. La scoperta è l’ultima, nell’ordine di tempo, nell’ambito del più ampio intervento di manutenzione e messa in sicurezza dei fronti di scavo, previsto dal Grande Progetto Pompei. (Artribune)

Nuova scoperta nel parco archeologico di Pompei, nell’area nord della Regio V, uno dei grandi quartieri della città antica: piccoli ambienti arredati sono stati rinvenuti attorno al sontuoso larario con raffigurato un ‘giardino incantato’, già scavato nel 2018 nel corso di interventi di manutenzione dei fronti di scavo. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Nella Regio V dagli scavi archeologici emerge una casa appartenuta a una famiglia del ceto medio, con tanto di armadio ricco di piatti, bicchieri e utensili di uso comune. Stavolta gli archeologi hanno portato alla luce un ambiente modesto, che mette in risalto quale fosse la vita del ceto medio. (ilGiornale.it)