Elezioni 2022, Caio e Rachele Mussolini: "Meloni e fascismo? Sinistra senza idee"

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"E' ripartita la macchina del fango con queste polemiche ridicole, addirittura l'analisi delle parole con la M di Mussolini che ricorre.

Caio Mussolini, nipote di Benito, commenta così all'Adnkronos le prese di posizione di chi, riferendosi a Giorgia Meloni, paventa un ritorno del fascismo.

Bisogna confrontarsi sui programmi politici - incalza - tornare a un sano confronto sui contenuti politici senza attacchi personali che tra l'altro non hanno senso e scadono nel ridicolo

L'unica arma che ha la sinistra ha, e che continua a usare ossessivamente, è questa presunta minaccia fascista. (Yahoo Notizie)

Ne parlano anche altri giornali

Per la sinistra parlare di questo è inefficace e controproducente. Argomento al centro del dibattito politico dopo un articolo del New York Times dedicato alla possibile ascesa al governo di Giorgia Meloni in cui si definiva un “evento sismico” l’eventualità che per la prima volta “un partito di estrema destra arrivi alla guida di una grande economia dell’Eurozona”. (leggo.it)

E lei che risponde con un sacco di cose false e banali sulla morte di Borsellino e la necessità di “trovare i colpevoli”. E un impegno, preso quel giorno, quel 19 luglio del 1992, quello di entrare in politica per lottare contro la mafia. (Il Riformista)

I rapporti con Castellino e Fiore, che guidarono l'assalto alla sede della Cgil il 9 ottobre scorso, il simbolo del suo partito con la fiamma che arde sulla tomba di Mussolini, l'inchiesta di Fanpage con Fidanza coinvolto: le cronache raccontano che la leader di FdI non ha mai preso le distanze dalle derive più estreme (la Repubblica)

La Repubblica, il giornale-partito appena orfano del suo fondatore Scalfari, titola sull’“Ombra nera” di cui Giorgia Meloni non riuscirebbe a liberarsi, il passato che non passa che, ovviamente, si riferisce al nero del fascismo. (ilGiornale.it)

La diffidenza che gran parte degli opinionisti politici italiani nutrono verso la Meloni è fastidiosa e conferma la faziosità di molta stampa italiana, che invece dovrebbe riportare fedelmente i programmi elettorali. (La Nuova Bussola Quotidiana)

Nel pezzo, però, Paolo Berizzi si è un po' fatto prendere la mano, tirando fuori un fantomatico «fattore "M"»: «"M" come Meloni. Eppure pare sia una cosa seria, molto seria, almeno a leggere i giornali di sinistra e ad ascoltare i politici progressisti. (Liberoquotidiano.it)