Al Bano replica e Viola e Lopalco«Il vino è storia e cultura, altro che cancerogeno»

Corriere del Mezzogiorno SALUTE

«Con un panino è meglio, ma un bicchiere di vino anche da solo è felicità», ribadisce Al Bano Carrisi con un’autocitazione canora. Il popolare artista salentino, che nella sua Cellino San Marco, in provincia di Brindisi, è anche un affermato produttore vitivinicolo, interviene nel dibattito sugli effetti nocivi dell’alcol scatenato dalle affermazioni di Antonella Viola, l’immunologa pugliese ricercatrice e docente dell’Università di Padova diventata una star televisiva durante la pandemia. (Corriere del Mezzogiorno)

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Etichette sulle bottiglie di vino che mettano in guardia sui rischi per la salute? "Sarebbe come deturpare un'opera d'arte". Non ha dubbi Matteo Bassetti, direttore Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova, che torna cosi sulle polemiche delle ultime settimane. (Today.it)

«Una dose moderata di vino non è che non faccia male: fa addirittura bene. Così il professor Giovanni De Gaetano, tra i fondatori e primo direttore del “Mario Negri Sud” e dei Laboratori di ricerca dell’università Cattolica del Molise, oggi responsabile del Dipartimento di Epidemiologia e Prevenzione dell’Irccs Neuromed di Pozzilli (Isernia), e il professore emerito di Biochimica dell’università di Padova, Fulvio Ursini, entrano nel dibattito esploso all’interno del mondo scientifico, da quando l’immunologa Antonella Viola in un’intervista ha dichiarato che anche una dose minima di vino è cancerogena come l’amianto, che chi beve un bicchiere al giorno ha il cervello più piccolo e che l’unica dose sicura è zero, dunque che la proposta dell’Irlanda di denunciare in etichetta la pericolosità del vino, come avviene per le sigarette, è sacrosanta. (Avvenire)

Una paura condivisa dai Paesi mediterranei, tra i più importanti esportatori produttori ed esportatori di vino. C'è anche l'Italia tra questi e mentre il governo di Giorgia Meloni lavora per evitare il collasso di una delle eccellenze italiane riconosciute all'estero e richieste in tutto il mondo, gli italiani, invece di fare fronte comune in difesa di un prodotto locale, seguono l'onda e si schierano contro. (ilGiornale.it)

Mary Cacciola ed Edoardo Buffoni hanno chiesto a Sandra Moreno, docente di neurobiologia dello sviluppo all’Università Roma Tre, se il vino rende il cervello più piccolo e nuoce gravemente alla salute come sostiene la professoressa Antonella Viola. (Radio Capital)

Lo scontro fra scienziati e non solo dopo le parole della professoressa di origini pugliesi: "Il vino danneggia il cervello e aumenta il rischio di tumori". Sulla sua stessa linea Pier Luigi Lopalco, decisamente contrario Matteo Bassetti (La Repubblica)

Per la popolazione femminile c’è un rischio ulteriore. I danni al cervello? «Non in piccole dosi: anzi, chi beve poco si ammala meno di Alzheimer» (Corriere della Sera)