Il vaiolo delle scimmie non è una malattia gay

Quotidiano Sanità INTERNO

Il vaiolo delle scimmie non è una malattia gay. 20 MAG. Gentile Direttore,. il vaiolo delle scimmie (Monkeypox) di origine africana, portato in occidente da cani importati dall'Africa, attualmente riempie le pagine dei giornali mettendo di nuovo a rischio di un violento stigma la comunità LGBTI.

Lo ha fatto per una grave epidemia di Shygella resistente agli antibiotici.

Al contrario per Shygella resistente agli antibiotici basta soltanto l'uso del Preservativo!

Ci sono casi anche in Spagna e Francia, ma al momento in Italia i casi di Shygella resistente agli antibiotici sono solo 6. (Quotidiano Sanità)

Se ne è parlato anche su altre testate

I sintomi possono essere lievi o gravi e le lesioni possono essere molto pruriginose o dolorose. Fa notizia il primo contagio da monkeypox o vaiolo delle scimmie in Italia. (varesenews.it)

Il Ministero della salute ha imposto controlli e vaccinazioni a tutti gli esemplari in ingresso per evitare il diffondersi di questa malattia» La rabbia dei cani, la rogna dei cinghiali, l’influenza aviaria. (varesenews.it)

Cosa si può fare. I soggetti che presentano i sintomi del vaiolo delle scimmie devono rivolgersi a uno specialista Che cos'è il vaiolo delle scimmie. Il vaiolo delle scimmie è causato di fatto da un virus del vaiolo (monkeypox virus) molto simile a quello del vaiolo umano. (Altroconsumo)

Ricciardi: presto per conclusioni ma allarme alto. «Allarme alto» in relazione ai casi di vaiolo delle scimmie scoperti in Europa. E’ stato identificato all’ospedale Spallanzani di Roma il primo caso in Italia di vaiolo delle scimmie. (Gazzetta del Sud)

Parole alle quali ha replicato in conferenza stampa pure lo stesso Vaia: “Attenzione allo stigma” Il cosiddetto ‘vaiolo delle scimmie’ non è una nuova malattia e, ripeto, non deve destare allarme, ma grande attenzione”. (Il Fatto Quotidiano)

Salgono a tre i casi confermati in Italia di vaiolo delle scimmie e si trovano all’Istituto di malattie infettive Lazzaro Spallanzani a Roma. Gran parte dei casi riscontrati è stata caratterizzata da una trasmissione uomo – uomo e gli esperti hanno dichiarato che «non si può definire come una malattia a trasmissione sessuale e che riguarda in particolare gli omosessuali (Open)