8 marzo. Dai centri antiviolenza, al sostegno all’imprenditoria femminile: l'impegno della Regione

BolognaToday ECONOMIA

L’impegno della Regione. "Sul fronte delle pari opportunità e del miglioramento delle condizioni delle donne, l’Emilia-Romagna prosegue nel suo impegno diffuso"

Una donna animata da una profonda passione civile, che ha dato un contributo importante non solo alla causa femminile, ma anche alla crescita dell’intera società.

Penso a quella vera e proprio piaga delle violenze domestiche e dei femminicidi, dalla quale nessun territorio o contesto può dirsi immune”. (BolognaToday)

Ne parlano anche altre fonti

Proprio le donne hanno pagato il prezzo più alto della pandemia: lo si vede anche sul fronte occupazionale, dove il 70% dei posti di lavoro persi lo scorso anno (secondo Confesercenti) apparteneva a donne. (Leggo.it)

Negli ultimi cinque anni le donne imprenditrici sia su Venezia che su Rovigo avevano registrato dei cali molto più contenuti rispetto agli uomini. (VeneziaToday)

A fine 2020 si registra un calo dello 0,29% delle imprese guidate da donne, per un totale di 4mila attività in meno rispetto al 2019. Secondo Confesercenti, la pandemia di coronavirus ha fatto registrare un calo dello 0,29% delle attività guidate da imprenditrici. (Sky Tg24 )

Possiamo dire che nel mondo globalizzato bisogna essere pronti ad affrontare il cambiamento, e sappiamo che la rotta dovrà essere un’idea di futuro. Lo smart working, ad esempio, per molte professioni può essere una modalità per conciliare vita e lavoro” (News Rimini)

I progetti imprenditoriali premiati spaziano da settori strategici come la moda, il turismo e l’agroalimentare, ad ambiti in forte espansione come il commercio online e il coworking. Al 31 dicembre 2020, le imprese femminili a Roma e provincia, sono 102.589 (nel Lazio sono 145.178): scelgono, quale loro principale settore di elezione, il terziario. (Corriere della Sera)

«Si è registrato un calo delle imprese in rosa – commenta Tagliavanti –. In tutto, nella capitale se ne contano 102.589, mentre nel Lazio sono più di 145mila. (Il Messaggero)