«Uccidere Marzia, sigillo alla disumanità»

la Città di Salerno INTERNO

PONTECAGNANO FAIANO . «Gli indagati soddisfacevano un sadico e perverso gusto di dominio». Così Alfonso Scermino, gip del Tribunale di Salerno, motiva l’accoglimento dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere per Mariabarbara Vacchiano e del compagno Damiano Noschese – l’altro provvedimento d’arresto per il loro figlio 15enne, è a firma di Giuseppina Alfinito, gip del Tribunale per i minorenni – richiesta da Licia Vivaldi, pm titolare dell’inchiesta delegata dapprima ai carabinieri della Sezione operativa della Compagnia di Battipaglia e poi a quelli del Nucleo investigativo del Comando provinciale di Salerno. (la Città di Salerno)

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A raccontarlo ai carabinieri della Sezione operativa della Compagnia di Battipaglia il 23 luglio scorso fu la fidanzata di Vito Vacchiano. Il giorno prima le avevano sequestrato il telefono: «Mi sono proprio scocciata di questa situazione – disse la ragazza – e dopo essermi consultata con mio padre (che un mese prima era già stato sentito dai militari, ndr) mi sono convinta a venire da voi». (la Città di Salerno)

In carcere per aver ucciso la 29enne milanese il cui cadavere fu ritrovato ad ottobre in un casolare di Montecorvino Pugliano (Salerno) sono finiti Mariabarbara Vacchiano, cognata della ragazza, ed il compagno Damiano Noschese, mentre il figlio 15enne della coppia è stato raggiunto da un'ordinanza di custodia cautelare in un istituto penale minorile. (ilmessaggero.it)

Bollate, omicidio di Marzia: tre arresti nel Salernitano. Da un anno infatti non si hanno più notizie di Marzia dopo che la giovane era andata a vivere a Pontecagno Faiano in provincia di Salerno, per convivere con un uomo conosciuto in Internet, che poi era morto in circostanze non chiare. (Il Notiziario)

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PISA (ITALPRESS) – Un uomo, un italiano di 35 anni, è stato fermato nella notte dagli inquirenti nell’ambito delle indagini sull’aggressione della psichiatra Barbara Capovani, picchiata a colpi di spranga davanti all’ospedale Santa Chiara di Pisa. (TuttOggi)

«L’amma affucat»: la confessione dell'omicidio di Marzia Capezzuti in una videochiamata fatta su Instagram da un ragazzo di 15 anni alla sorella maggiore e consegnata agli investigatori ha portato all'arresto di tre persone. (leggo.it)