Siccità, verso lo stato di emergenza. Curcio: «Criticità importante»

Corriere della Sera INTERNO

Al momento, viste le gravi criticità, le prime quattro Regioni pronte ad accedervi sono Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna e Umbria, in forse il Veneto

La richiesta arrivata ancora una volta è quella della dichiarazione di uno stato di emergenza nazionale.

I parametri serviranno per definire i criteri di accesso allo stato di emergenza.

Senza appello le parole del capo della Protezione civile Fabrizio Curcio che ieri ha incontrato i governatori delle Regioni sull’emergenza siccità che potrebbe arrivare a costare un miliardo di euro solo all’agricoltura. (Corriere della Sera)

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Quali sono le misure. Soprattutto al Nord e in alcune regioni del Centro si andrà verso un razionamento dell'acqua potabile che sarà bloccata durante le ore notturne (23-6). Arriva molta meno acqua anche dalle montagne dove è nevicato pochissimo: l'allerta riguarda quasi 150 Comuni. (ilGiornale.it)

A seguito delle istruttorie delle Regioni, la Protezione civile predisporrà un Dpcm da trasmettere al Consiglio dei Ministri. Calabria a rischio basso ma l'attenzione resta alta. Il Piemonte la regione più colpita: in oltre 200 comuni l'acqua ègià razionata. (LaC news24)

In queste ore i due assessori regionali alla Protezione Civile e all’Agricoltura, ricorda Tullia Bevilacqua, segretario regionale Ugl Emilia-Romagna, "hanno giustamente ribadito che servono interventi rapidi per rispondere alla crisi idrica e sono necessari interventi strutturali". (il Resto del Carlino)

Lo studio esamina le più recenti temperature del Mar Mediterraneo e cerchia in rosso la data del 10 maggio scorso, dies horribilis della sua storia recente. Sarà possibile proclamare lo «stato di eccezionale avversità atmosferica» per il settore agricolo e «qualora il danno provocato dalla siccità superi il 30% della produzione lorda vendibile». (Open)

(askanews) – “Venerdì scorso ho chiesto lo stato di emergenza, ieri l’ho reclamato”. “Il capo della Protezione civile, Curcio – ha aggiunto Cirio – ci ha comunicato che i numeri del Piemonte e della Lombardia sono già da stato di emergenza, ma che dal momento che è una scelta più corale si attendono i parametri anche delle altre Regioni. (Agenzia askanews)

In merito alla possibilità di elaborare un piano straordinario «il Ministero, con i recenti programmi di finanziamento nazionali (tramite fondi europei e nazionali), ha destinato ingenti risorse agli interventi sulle infrastrutture irrigue collettive, per l’ammodernamento e l’efficientamento del servizio di irrigazione collettiva, per l’incremento delle disponibilità di acqua, per l’ottimizzazione delle reti e relativi sistemi di gestione e monitoraggio». (Cronache Fermane)