“Messina Denaro era in via d'Amelio”

Alqamah INTERNO

Il processo poi ha fatto emergere come Matteo Messina Denaro da tempo aveva deciso la morte di Paolo Borsellino, reo di avere sfidato il padre: Borsellino quando era procuratore a Marsala aveva portato don Ciccio Messina Denaro, il padrino del Belice, davanti ai giudici del Tribunale delle misure di prevenzione.

A parlare di Via d’Amelio e del delitto Ciaccio Montalto è stato l’ex killer catanese Maurizio Avola, il sicario che uccise anche il giornalista Pippo Fava (Alqamah)

La notizia riportata su altri media

In una lunga intervista del Time del 2015 Avola raccontava la sua storia: nel 1983 si affiliava dopo il primo omicidio. Il killer si descriveva come un soldato nella guerra della mafia, gli anni delle stragi (Il Riformista)

Elementi che dovevano dare adito a sviluppi investigativi, soprattutto nei primi dieci anni, che sono cruciali ma volutamente si è guardato altrove" (Adnkronos) - "I magistrati di allora dovevano indagare bene ma non lo hanno fatto". (LiberoQuotidiano.it)

"Borsellino scende dalla macchina e lascia lo sportello aperto - dice Avola - Io mi fermo, mi giro e lo guardo, mi accendo una sigaretta. «Le parole di Maurizio Avola? (La Sicilia)

"Colpisce peraltro che Avola - prosegue il procuratore Paci - anziché mantenere il doveroso riserbo su quanto rivelato a questo ufficio, abbia preferito far trapelare il suo asserito protagonismo nella strage di Via D'Amelio, oltre a quello di Messina Denaro, Graviano ed altri, attraverso interviste e la pubblicazione di un libro" (CataniaToday)

Non solo Riina fu irremovibile, ma Avola racconta che Santapaola venne addirittura ”filato” da Riina, cioè messo sotto controllo. Ora ci racconta che si trovava nel buco nero di via D’Amelio, lo fa nel libro con Michele Santoro edito da Marsilio: dobbiamo credergli? (Il Fatto Quotidiano)

– Non ci sono riscontri, anzi clamorose smentite al racconto del killer catanese pentito Maurizio Avola sulla strage di via D’Amelio. Si era dimenticato di un peccatuccio, di una cosa irrilevante, e cioè di avere fatto saltare in aria i corpi in via D’Amelio (Livesicilia.it)