NOI, militare in iraq riprendere le operazioni congiunte, nonostante la richiesta del parlamento di espellere le truppe Americane

Italy Daily Views Online ESTERI

Tensioni svasata tra l'Iraq e gli stati UNITI, dopo che il Presidente Trump ordinato un mortale drone sciopero contro Iraniano Gen. Qassam Soleiman all'inizio di questo mese, mentre era all'Aeroporto Internazionale di Baghdad.

di Fox News Jennifer Griffin ha contribuito a questo rapporto.

In un'intervista televisiva con Laura Ingraham su "Ingraham Angolo" la scorsa settimana, Trump ha detto Iraq deve rimborsare gli Stati Uniti per gli investimenti realizzati nel paese negli ultimi anni, se si vuole che le truppe Americane a liberare. (Italy Daily Views Online)

Ne parlano anche altre testate

“Riteniamo un gravissimo errore la proposta avanzata oggi presso le Commissioni Difesa di Camera e Senato dal ministro Guerini. “Di tutto ha bisogno l’Iraq tranne che replicare la fallimentare missione Nato in Afghanistan”, sostengono i due co-presidenti della Ong, presente in Iraq dal 1991. (Servizio Informazione Religiosa)

Un funzionario del ministero degli Interni iracheno ha affermato che i due razzi “Katyusha” hanno colpito la base militare circa 20 chilometri a nord di Baghdad la sera del 14 gennaio. Nessuna organizzazione o individuo ha rivendicato l'attacco. (Radio Cina Internazionale)

Gli Stati Uniti hanno ripreso le operazioni militari congiunte con l'Iraq, messe in pausa dopo il raid americano che il 3 gennaio ha ucciso il generale iraniano Qasem Soleimani a Baghdad. Due funzionari militari statunitensi citati dal quotidiano affermano che il Pentagono ha voluto riprendere tali operazioni al fine di far ripartire la lotta contro l'Isis. (laRegione)

L’amministrazione Trump è pronta a tagliare gli aiuti militari per 250 milioni di dollari all’Iraq come risposta all’eventuale richiesta alle truppe Usa di lasciare il Paese. (Cagliaripad)

Negli ultimi tempi, soprattutto grazie all’escalation di tensioni nel paese, i jihadisti hanno ricominciato ad alzare la testa. Ma la minaccia dello Stato Islamico è lungi dall’essere ancora debellata. (Difesa e Sicurezza)

Una lettera inviata per errore dagli Stati Uniti aveva creato confusione il giorno seguente su un possibile ritiro degli oltre 5.000 soldati americani dispiegati in Iraq. Il parlamento iracheno aveva chiesto al governo lo stesso giorno l'espulsione delle truppe americane dal paese. (Milano Finanza)