Covid, la ricerca italiana apre la strada a un nuovo farmaco

La Nazione SALUTE

Una strategia destinata a essere la base di un nuovo farmaco, per il quale è già stato depositato un brevetto.

La strada che condurrà al farmaco è iniziata con lo studio (disponibile su https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S1043661821005661) promosso da Istituto Italiano di Tecnologia, Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, Università degli Studi di Milano, ora pubblicato sulla rivista “Pharmacological Research”, organo della “International Union of Basic and Clinical Pharmacology”. (La Nazione)

Su altre fonti

La strada che condurrà al farmaco ha preso avvio dallo studio promosso da Istituto Italiano di Tecnologia, Scuola Superiore Sant'Anna, Università degli Studi di Milano, ora pubblicato sulla rivista 'Pharmacological Research', organo della 'International Union of Basic and Clinical Pharmacology'. (PisaToday)

Come laghi in cui le acque superficiali non si rimescolano con quelle del fondo e laghi poco profondi. La modellazione del Lago di Garda è subordinata quindi all’attivazione di un tavolo interregionale che coinvolga le tre regioni (MI-LORENTEGGIO.COM.)

Arriverà dalla ricerca scientifica italiana una nuova strategia di precisione per ostacolare l’infezione del coronavirus e la sua rapida diffusione tra le cellule, destinata a essere la base di un nuovo farmaco, per il quale è già stato depositato un brevetto. (Città della Spezia)

In questo senso, infatti, le potenziali tossicità degli acidi nucleici come farmaci sono di gran lunga inferiori rispetto ad altri farmaci innovativi come gli anticorpi monoclonali o altre proteine terapeutiche”. (Basilicata24)

Prove di soccorso in uno degli scenari organizzati in Piemonte per l’esercitazione nazionale dei vigili del fuoco (LaPresse)

Due gli elementi cardine utilizzati nella ricerca pubblicata su Science Immunology: l’aerosol, che provoca il contagio molto simile a quello naturale, e topi transgenici. Capace di bloccare direttamente il recettore “Ace2”, ovvero la “porta” che il coronavirus usa per entrare nelle cellule umane. (Avvenire.it)