MPS, ceduti 8 miliardi di sofferenze e utp a AMCO

SoldiOnline.it ECONOMIA

Banca Monte dei Paschi di Siena ha comunicato che il suo consiglio d'amministrazione ha dato il via libera alla cessione di 8 miliardi di euro di crediti deteriorati e semideteriorati, coperti da un miliardo di patrimonio, ad AMCO

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Se ne è parlato anche su altri media

Invece per Amco l'operazione comporterà "la prosecuzione nel percorso di crescita, raggiungendo 33,4 miliardi di euro di asset under management adjusted a giugno 2020, distribuiti su tutto il territorio nazionale; e il consolidamento della leadership nel comparto degli Utp (inadempienze probabili) in Italia, con una gestione volta alla sostenibilità dell’impresa". (Yahoo Finanza)

Secondo il quotidiano romano “il CdA straordinario di MPS in programma oggi darà il via libera all’operazione di scissione parziale del compendio costituito da NPL ad AMCO. Resta aperta la questione relativa alla cause legali (4,8 miliardi, di cui circa 1,7 miliardi definite come possibili)”. (Finanzaonline.com)

Mps bad bank, arriva l'ok. Mps ha approvato la 'bad bank' composta da crediti deteriorati, debito finanziario, passività e molto altro. Inoltre, si legge nella nota, titoli obbligazionari e azionari per un valore contabile pari a 5 milioni; contratti derivati per un valore contabile pari a 1 milione e attività fiscali differite (DTA) per un valore netto contabile pari a 104 milioni. (gonews)

Nella nota si precisa che “il progetto è subordinato al verificarsi di una serie di condizioni, prima fra tutte la positiva valutazione da parte della Banca Centrale Europea che dovrà analizzare anche gli impatti e la sostenibilità patrimoniale dell’Operazione per MPS”. (askanews)

Le azioni Amco di nuova emissione e assegnate per effetto della scissione non avranno diritto di voto e non saranno negoziate su mercati regolamentati o sistemi multilaterali di negoziazione. (Siena News)

In particolare, l’operazione, comporterà “per MPS un avanzamento nel piano di de-risking: Gross NPE dal 12,4% al 4,3% e Texas ratio da circa 86% a 43% (pro-forma su dati al 31 dicembre 2019); una riduzione di alcuni ratio patrimoniali: CET1 Phase-in dal 14,7% al 13,3%; CET1 Fully Loaded dal 12,7% all’11,1 % (proforma su dati al 31 dicembre 2019); un recupero di redditività grazie al minor costo del credito e al miglioramento del costo del funding”. (RadioSienaTv)