Varata nella notte la seconda Giunta Solinas: poche sorprese e qualche new entry

L'Unione Sarda.it INTERNO

Alle 23.40 il presidente della Regione Christian Solinas ha sciolto i nodi della Giunta. Ci sono alcune new entry e poche sorprese, anche perché sostanzialmente lo scenario delineato dalle indiscrezioni è stato confermato. Il nuovo esecutivo regionale risulta così composto. Due pezzi vanno alla Lega, che perde Mario Nieddu alla Sanità: si tratta dei Lavori pubblici a Pierluigi Saiu e dell’Agricoltura alla confermata Valeria Satta. (L'Unione Sarda.it)

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"Innanzitutto ringrazio gli assessori che non fanno più parte di questa Giunta per ragionamenti squisitamente politici", ha detto Solinas, "Questa legislatura si è contraddistinta per emergenze di carattere epocale, ma ora contiamo di rilanciare l’azione di governo nella fase post pandemica. (YouTG.net)

Due settori che richiedono eccellenze alla guida, forti competenze tecniche, visioni strategiche e capacità di programmazione per lasciare una traccia da seguire nel futuro. Sanità e trasporti. (Casteddu Online)

Christian Solinas vara la nuova Giunta dopo tre anni e mezzo, e le sorprese non mancano. Gianni Chessa resta, saldo, al timone del Turismo, e il Psd'Az si prende anche il settore dei Trasporti con l'attuale presidente del partito Antonio Moro. (Casteddu Online)

Tutti insieme. A Palazzo, dopo il taglia e cuci che fatto slittare di qualche giorno – senza considerare l’anno e mezzo di promesse – la definizione della nuova Giunta regionale, arrivata ieri poco prima di mezzanotte. (SardiniaPost)

Le deleghe interessate alle nuove nomine sono la Sanità (Carlo Doria), l’Urbanistica (Aldo Salaris), i Lavori pubblici (Pierluigi Saiu), l‘Ambiente (Marco Porcu), i Trasporti (Antonio Moro), il Lavoro (Ada Lai), Agricoltura (Valeria Satta) e gli Affari generali (Andreina Farris). (SardiniaPost)

Sono quattro anche gli assessori che mantengono le stesse deleghe, mentre due le cambiano e sono sei i nuovi ingressi nel Solinas-bis. Il rimpasto, annunciato da marzo, è slittato più volte per la difficoltà nell'accontentare le richieste di tutti i partiti del centrodestra e il rispetto della parità di genere. (Adnkronos)