In Veneto per ogni positivo ci sono 14 asintomatici

Studio dell’Università di Padova: «In una situazione a medio-alta incidenza, quando ad esempio i tamponi rivelano 1000 nuovi soggetti infettati al giorno, il vero numero si aggira attorno ai 14.000». PADOVA.

«In una situazione a medio-alta incidenza, quando ad esempio i tamponi rivelano 1000 nuovi soggetti infettati al giorno, il vero numero si aggira attorno ai 14.000»

Distanziamento sociale e la consapevolezza del rischio di infezione sono aumentati giorno dopo giorno nei primi mesi del 2020, permettendo di controllare l’epidemia. (Il Mattino di Padova)

La notizia riportata su altri giornali

Sono in arrivo nel Padovano lavori di ristrutturazione e risanamento dei tratti stradali malmessi per 3 milioni e 550mila euro. Gli interventi (suddivisi in 910mila euro a lotto) comprenderanno anche la sistemazione delle banchine stradali e il ripristino o la realizzazione della segnaletica orizzontale (PadovaOggi)

Facevano parte dell’ equipe. Il sacerdote. ha ricevuto poi l’autorizzazione del vescovo Claudio Cipolla. (euronews Italiano)

Il nuovo gestore e i nuovi colori. Preservare con cura gli ambienti pubblici, è segno di solidarietà nella comunità. Una raccolta differenziata migliore, gioverà anche alla qualità di vita dei cittadini, nel loro rapporto in prima persona con la città. (La Piazza)

Stupefacente e denaro sono stati sequestrati mentre l’arrestato è trattenuto nelle camere di sicurezza in attesa del rito direttissimo come disposto dall’autorità giudiziaria. Senza fissa dimora a Padova:. (La Piazza)

30 i pazienti ricoverati all'ospedale di Schiavonia di cui 5 in terapia intensiva, 34 pazienti ricoverati all'ospedale di Cittadella di cui quattro in terapia intensiva, 3 pazienti ricoverati all'ospedale di Camposampiero di cui uno in terapia intensiva, 8 pazienti ricoverati all'ospedale di Piove di Sacco di cui due in terapia intensiva e due pazienti ricoverati in area non critica all'ospedale di Conselve. (PadovaOggi)

«Sappiamo che queste persone sono qui per noi», racconta Fiorella, «ma avevo sempre pensato che in fondo è il loro lavoro e che si tratta pur sempre di estranei per i nostri cari. Invece ho dovuto ricredermi: quando mio marito è stato sedato e intubato la cosa che più mi ha fatto soffrire è stata non poterlo stringere in quel momento". (Il Mattino di Padova)