Piemonte territorio eletto da mafie. Alessandria seconda per beni confiscati

Radiogold INTERNO

La relazione evidenzia, poi, che in Piemonte sono in corso le procedure per la gestione di 656 immobili confiscati mentre altri 217 sono già stati destinati e sono in atto le procedure per la gestione di 48 aziende mentre 14 sono state già destinate.

– È decisamente poco rassicurante la situazione piemontese descritta nella relazione semestrale della Dia esposta in Parlamento.

Recenti evidenze investigative hanno infatti dato risalto proprio al ricorso di alcuni esponenti delle istituzioni e dell’imprenditoria piemontese a membri delle consorterie ‘ndranghetiste nella prospettiva di massimizzare i propri profitti“

La Direzione investigativa antimafia ritiene “ormai consolidato il dato che vede il Piemonte quale territorio eletto dalle mafie e in particolare dalla ‘ndrangheta“. (Radiogold)

Su altri giornali

Palermo: Il rapporto fra Cosa nostra palermitana e le cosiddette mafie nigeriane è uno degli aspetti analizzato nella relazione della Dia . Cosa emerge dalla relazione della Dia in alcune province della Sicilia:. (La Sicilia)

Rischio ancora più concreto in una piazza "costellata dagli storici 'cravattari' così come da emissari delle organizzazioni criminali locali o di proiezione che agiscono solitamente applicando tutti i canoni dell'agire mafioso" Secondo la Dia, per effetto della pandemia, la tendenza delle organizzazioni criminali "ad infiltrare in modo capillare il tessuto economico e sociale 'sano' si è ulteriormente evidenziata". (Rai News)

E' quanto afferma la Relazione della Dia al Parlamento relativa al II semestre del 2020 sottolineando che si tratta da parte delle mafie di una "strategia criminale che, in un periodo di grave crisi, offrirebbe alle organizzazioni l'occasione sia di poter rilevare a buon mercato imprese in difficoltà, sia di accaparrarsi le risorse pubbliche stanziate per fronteggiare l'emergenza sanitaria". (la Repubblica)

In ballo ci sono le mafiose «attenzioni operative verso i fondi comunitari che giungeranno a breve». Notano gli analisti della Dia come nel secondo semestre 2020, a fronte di una diminuzione dei reati più tipici di mafia, l’omicidio e l’associazione, salgono i cosiddetti «reati spia». (Il Sole 24 ORE)

Secondo la relazione della Dia, “il carattere federativo delle tre batterie citate continua a rappresentare la condicio sine qua non per metabolizzare gli effetti delle energiche attività di contrasto che hanno privato i clan delle figure apicali. (l'Immediato)

L’analisi di come si stanno evolvendo le organizzazioni criminali è contenuta nella Relazione della Direzione investigativa antimafia, relativa al secondo semestre del 2020 e appena consegnata al Parlamento. (CatanzaroInforma)