Il governo sul Mes rischia. Conte e Di Maio alla ricerca di un compromesso

AGI - Agenzia Italia INTERNO

Andreas SOLARO / AFP. Giuseppe Conte e Luigi Di Maio. Il premier Giuseppe Conte e Luigi Di Maio si sono sentiti diverse volte per evitare quel corto circuito emerso durante la discussione sul Fondo Salva Stati.

Di Maio ha spiegato che con il Fondo salva Stati l'Italia "rischia di finire sotto ricatto" e che serve "tempo per fare delle modifiche".

Alludendo al fatto che per il Pd è Renzi a volere il voto anticipato, mentre Italia viva al premier Conte ha portato avanti una tesi opposta, ovvero che sarebbero i dem a spingere sulle urne. (AGI - Agenzia Italia)

Se ne è parlato anche su altre testate

LE MODIFICHE. La firma sul Trattato sul Mes, l'ormai noto Meccanismo europeo di stabilità, in effetti ancora non c'è. Mes, Salvini: «A rischio i risparmi degli italiani». Se questo insomma potrà essere modificato in base all'intervento del Parlamento italiano. (Il Mattino)

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Del resto il premier nel suo attacco a Salvini, ha anche parlato della sintonia grillina sul Mes. Difende il Mes e i negoziati, soprattutto Giuseppe Conte sottolinea che "tutti i ministri sapevano", tutti erano sempre stati informati, Cinque Stelle compresi. (Liberoquotidiano.it)

Non si può firmare solo una cosa alla volta, sennò qui il rischio è che vada a finire che ci fregano. “La vicenda Mes – sottolinea Marcucci – è nata con il precedente governo, Di Maio, come Salvini, erano puntualmente informati di tutto. (Il Fatto Quotidiano)

Roma, 3 dicembre 2019 - Finisce con un bis del match di pugilato tra Conte e Salvini dello scorso agosto. Di Maio e i suoi continuano a chiedere "cambiamenti che risolvono le evidenti criticità". (QUOTIDIANO.NET)

Sulla riforma del Mes, il meccanismo europeo di stabilità o Fondo salva Stati, il M5s chiarisce di essere più vicino al il leader della Lega Matteo Salvini che al il premier Giuseppe Conte. Una affermazione che conferma il clima di freddezza tra Di Maio e il premier già menifesto dopo l'intervento di Conte ieri in parlamento. (Italia Oggi)