Istat, i nonni “salvano” le famiglie italiane dalla povertà

Il Primato Nazionale INTERNO

Un pensionato su quattro (24,7%) si colloca, invece, nella fascia di reddito superiore ai 2.000 euro”.

“Ampia disuguaglianza di reddito”. “Nel 2018, i pensionati sono circa 16 milioni, per un numero complessivo di trattamenti pensionistici erogati pari a poco meno di 23 milioni.

Roma, 15 gen – I nuovi dati dell’Istat ci rappresentano una situazione “vecchia”; per una famiglia italiana su tre i nonni rappresentano un fondamentale introito per la sopravvivenza. (Il Primato Nazionale)

Se ne è parlato anche su altri media

Più pensioni al Nord e al Sud importi meno elevati. Le pensioni, rileva l’Istat, sono di più al Nord mentre al Sud gli importi sono meno elevati. Ancora chi ha pensioni basse al Sud prende fino a 7mila euro lordi all’anno, 9mila al Nord. (Money.it)

Inoltre, "il 36,3% dei pensionati riceve ogni mese meno di 1.000 euro lordi, il 12,2% non supera i 500 euro. L'Istat definisce "ampia la disuguaglianza di reddito tra i pensionati: al quinto con redditi pensionistici più alti va il 42,4% della spesa complessiva". (Giornale di Sicilia)

Nel dettaglio «il 20% di quanti percepiscono i redditi pensionistici più bassi dispone del 5,2% del totale delle risorse pensionistiche mentre il quinto più ricco ne possiede otto volte di più (42,4%)». (Il Mattino)

I nonni contro la povertà. Nel 2018 i pensionati italiani, sempre stando ai dati Istat, sono 16 milioni. Senza le pensioni dei nonni, di fatto, oltre 7 milioni di famiglie italiane sarebbe al di sotto della soglia di povertà e quello la dice davvero lunga sulle condizioni economiche di moltissimi italiani. (Notizie Ora)

Tanto è vero che la presenza di un pensionato all’interno di nuclei considerati vulnerabili – dal punto di vista finanziario – permette di dimezzare l’esposizione al rischio di povertà. E la cosa non va tanto meglio in Provincia di Alessandria dove i pensionati “fungono purtroppo da ammortizzatori sociali. (Radiogold)

Divari che si riflettono sul territorio – il Nord assorbe metà della spesa – e sulle donne che risentono di carriere discontinue. A certificarlo è l’Istat, sottolineando come “la presenza di un pensionato all’interno di nuclei ‘vulnerabili’ consente “quasi di dimezzare l’esposizione al rischio di povertà”. (QuiFinanza)