Il primo ministro di Haiti ha affermato che il presidente Moise è stato torturato prima di morire

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Il presidente haitiano Jovenel Moise è stato ferito a morte in un attacco alla sua residenza mercoledì notte. Sua moglie Martin Moise è rimasta ferita ed è ora in condizioni stabili in un ospedale di Miami, negli Stati Uniti. Giovedì le forze dell'ordine haitiane hanno dichiarato di aver identificato 28 sospetti nell'assassinio del presidente Jovenel Moise, 26 dei quali cittadini colombiani. In totale, secondo il capo della polizia, sono stati arrestati 17 membri del gruppo criminale

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Ne parlano anche altre testate

Quel periodo infelice portò al furto dell'intera riserva aurea nazionale di Haiti e la morte di 15.000 haitiani sotto il regime. Il primo ministro ad interim Claude Joseph si è dichiarato il governatore ad interim del paese fino a quando non saranno organizzate le elezioni, che dovrebbero svolgersi a settembre e novembre. (Sputnik Italia)

Padre Saint-Félix, il superiore dei gesuiti ad Haiti, ha descritto le condizioni del paese questa settimana dalla residenza dei gesuiti a Port-au-Prince. Il solo fatto che questo paese esista ancora offre una certa speranza, ha aggiunto, “perché tutto cospira verso la scomparsa di questo paese”. (SettimanaNews)

Un messaggio audio attribuito a Martine Moise, vedova del presidente di Haiti Jovenel Moise, assassinato mercoledì, è stato diffuso oggi su Twitter tramite il suo account ufficiale. (laRegione)

Il punto di Francesco Tabarrini per Affari Internazionali. Il presidente della Repubblica di Haiti Jovenel Moïse è stato assassinato nella notte tra il 6 e il 7 luglio nella sua residenza a Port-au-Prince. (Startmag Web magazine)

Anche la moglie Moïse è rimasta ferita nell'attacco ed è stata trasportata in aereo a Miami, dove è attualmente ricoverata "Non c'è un nome per un simile gesto - ha detto - perché devi essere un criminale efferato per assassinare un presidente come Jovenel Moïse, senza nemmeno dargli la possibilità di dire una sola parola". (Gazzetta di Parma)

Undici persone sono state arrestate nell’ambasciata di Taiwan a Port au Prince, dove si erano nascosti, in un’operazione lanciata dalla Polizia di Haiti. Si indaga anche sui responsabili della sicurezza del presidente, convocati dalla Procura per fare chiarezza sulla facilità con cui i killer hanno potuto raggiungere e uccidere il capo di Stato. (L'Unione Sarda.it)