Omicron 5, la nuova ondata: sintomi, cure e rischio reinfezione. «I positivi sono oltre 3 milioni»

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Come si manifesta la malattia. I sintomi più comuni di Omicron BA5 sono la febbre e il mal di gola.

Omicron 5 è quindi in grado di bucare la protezione dei vaccini ed è più facile la reinfezione.

Ma mentre il dato ufficiale parla di 600 mila positivi, gli esperti avvertono che potrebbero essere molti di più.

Sui sintomi, invece, «resta il rischio di trombosi, che si mantiene più elevato del normale per circa 70 giorni dopo il contagio»

Questo ci porta a stimare che i positivi in questo momento siano tra 2,5 e 3 milioni, mentre il dato ufficiale è sotto ai 600mila». (Open)

Ne parlano anche altri media

La variante Omicron 5 spinge i contagi Covid in Italia e per molti esperti si sta osservando una nuova ondata estiva, con il picco si potrebbe avere a fine luglio. Secondo il sottosegretario alla Salute Andrea Costa, tuttavia, "se l’obiettivo è convivere con il virus allora dobbiamo concentrarci più sui sintomatici. (Adnkronos)

"Al di là degli allentamenti, sacrosanti, delle restrizioni, dobbiamo ricordarci che il virus segue le sue vie di trasmissione a prescindere dai decreti. La contagiosità del virus è maggiore sì e incontra sempre meno barriere, però gli effetti che ha sugli individui è ridimensionata. (il Resto del Carlino)

Costa: «Stop isolamento per positivi asintomatici». Omicron 5: i sintomi. Sintomi lievi, tanti contagi. Omicron 5, Bassetti contro Pregliasco: «Non so come fa a fare previsioni sul picco a fine luglio». (ilmattino.it)

Covid rialza la testa, in corso ondata estiva Omicron 5. Covid rialza la testa, in corso ondata estiva Omicron 5. Covid rialza la testa, in corso ondata estiva Omicron 5. Il covid rialza la testa. Il servizio di Cesare Cavoni (TV2000)

Omicron 5, i sintomi. Cascio spiega: “Tutto inizia con il mal di gola, il primo, vero sintomo che qualcosa non va. “Non è più grave – dice Cascio – nella stragrande maggioranza dei casi ha sintomi lievi, anche assenti (Quotidiano di Sicilia)

Ma nelle persone fragili può bastare poco per costituire un rischio serio. La possibilità che dai grandi concerti di questi giorni possano nascere focolai è concreta» (Corriere Fiorentino)