L'auto italiana non riparte: immatricolazioni sui livelli degli anni '60

Milano Finanza ECONOMIA

Nei primi quattro mesi del 2021 la casa nata dalla fusione Fiat-Chrysler e Peugeot ha venduto in Italia 238.398 vetture

Un ulteriore calo su questi livelli aprirebbe uno scenario catastrofico per il mercato italiano dell’auto che potrebbe precipitare addirittura sui livelli degli anni ’60 del secolo scorso".

Il mercato italiano dell’auto non riparte, anzi arretra.

Per quanto riguarda i risultati dei costruttori, Stellantis ha immatricolato 58.404 auto, per una quota di mercato del 40,3%. (Milano Finanza)

Su altre testate

Non aiuta l'esaurimento dei fondi destinati agli incentivi riservati alle auto con emissioni di Co2 comprese tra 61 e 135 g/km, categoria che include molte vetture termiche, full e mild hybrid decisamente più accessibili rispetto ad elettriche e plug-in. (La Gazzetta dello Sport)

Nei primi 4 mesi dell'anno, il gruppo nato dalla fusione tra FCA e PSA ha registrato visto vendite per 238.398 unità, in aumento del 63,6% dalle 145.752 dello stesso periodo del 2020. (ilmessaggero.it)

La Volkswagen T-Cross è prima tra le auto a benzina, la Jeep Renegade prevale nelle vendite delle diesel e la fiat Panda vince tra le ibride Nel mese di aprile 2021 sono state immatricolate in Italia 145.033 auto, il 17,1% in meno rispetto alle quasi 175.000 dello stesso mese del 2019. (Motor1 Italia)

Di seguito troverete tutti i dati sulle immatricolazioni auto in Italia ad aprile 2021: le classifiche dei 10 modelli più venduti, delle Case più amate e dei 10 veicoli più acquistati in base al segmento, all’alimentazione e alla carrozzeria. (Icon Wheels)

La quota di mercato ad aprile si attesta al 40,3%. Prosegue Promotor: "Facendo riferimento all’ultimo aprile normale, cioè ad aprile 2019 nell’aprile scorso si è registrato un calo del 17,1%" (AGI - Agenzia Italia)

Gli incrementi che si sono avuti ad aprile 2021, apparentemente anomali, - sottolinea il dicastero - vanno ovviamente valutati alla luce del confronto con un periodo dello scorso anno che, a causa del primo lockdown per l'emergenza sanitaria da Covid-19, ha visto la chiusura obbligata di agenzie e concessionari. (ilmessaggero.it)