Turismo, la Ue frena l'Italia: «Prima vediamo i contagi»

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Il Messaggero ESTERI

Importante per Franceschini è che l'Italia venga considerata una meta europea, proprio in vista del possibile ritorno dei turisti internazionali.

Tuttavia, l'incontro di ieri fra i ministri degli Esteri di dieci Paesi - fra cui Francia e Germania - testimonia che i negoziati vanno avanti su binari paralleli.

Da una parte c'è chi vuole un vero coordinamento delle misure e dall'altra, invece, chi preferisce cominciare dagli accordi bilaterali fra le capitali. (Il Messaggero)

Su altri media

Non sarei affatto sorpreso se la questione finisse alla Corte di Giustizia europea, per la compromissione del level playing field tra imprese aventi la sede legale nell’Unione europea. Fino ad arrivare al futuro recovery fund, per il quale siamo in attesa della proposta da parte della medesima Commissione. (Il Sole 24 ORE)

Il testo quest’anno tiene conto dell’impatto della pandemia da Coronavirus e misura la situazione economica di conseguenza. Questo ha compensato i limiti dell’infrastruttura fisica, del numero degli operatori sanitari e degli investimenti negli anni passati”. (Fanpage.it)

Il nodo da sciogliere. Il principale nodo da sciogliere riguarda il citato Recovery Fund. Ovvero i famigerati quattro governi contrari al Recovery Fund dalla potenza di 500 miliardi di euro proposto dall'asse franco-tedesco. (ilGiornale.it)

I grossi problemi che il coronavirus sta creando in tutto il mondo, fa trascurare molti altri problemi di natura diversa che ci riguardano molto da vicino. Non è concepibile che, con l’Europa di ventisette Stati, per l’approvazione di importanti decisioni è richiesta l’unanimità. (StartNews)

“Il fondo proposto (anti)coronavirus – si legge, riferimento al Recovery Fund – è un passo importante, ma c’è bisogno di un’azione più coordinata”. “Gli stereotipi distorti ostacolano una ripresa comune dell’Unione europea”. (Finanzaonline.com)

È certo comunque che la ripresa sarà fortemente “asimmetrica”: a V per alcuni, a W per altri e ad U o L per altri ancora. Sono 540 miliardi, sperando che siano disponibili tutti a giugno. (Il Sole 24 ORE)