Ma Netanyahu non si scompone. "Andiamo avanti anche da soli"

Ma Netanyahu non si scompone. Andiamo avanti anche da soli
ilGiornale.it ESTERI

Il primo risultato dell'uscita di Biden è stata che mentre il capo della Cia William Burns tornava a Washington, Hamas dichiarava che non c'è più trattativa per i rapiti e le delegazioni lasciavano il Cairo. Hamas festeggia, si disarma Israele, ha pensato, l'antisemitismo impazza, magari oggi l'Onu dichiara unilateralmente lo Stato di Palestina e fa di Sinwar il Ben Gurion dei palestinesi. Il presidente non darà a Israele bombe di precisione per usarle a Rafah (ilGiornale.it)

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E alla fine, dopo aver tenuto una linea politica solo apparentemente solida a sostegno di Israele, seguita da mille tentennamenti, Biden ha fatto una scelta di campo: per Hamas. “Ho detto chiaramente che se entrano a Rafah non fornirò le armi. (Nicola Porro)

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha detto che spera che lui e il presidente americano Joe Biden possano superare le loro divergenze sulla guerra nella Striscia di Gaza, Gaza dopo che Biden ha posto condizioni alla consegna di armi allo Stato ebraico. (Tiscali Notizie)

«Ciò che Biden sta facendo nei confronti di Israele è vergognoso. Lo ha detto Donald Trump commentando la decisione del presidente di condizionare le forniture di armamenti americani alla condotta militare di Israele. (Italia Oggi)

Stop armi a Israele? Anche Berlino ci pensa: “La discussione è in corso”. Dopo l’attacco del 7 ottobre la Germania è il secondo fornitore

Uno sc… (la Repubblica)

Ieri sera il gabinetto di guerra si è riunito per discutere il da farsi dopo la decisione della Casa bianca e l’intervista che Biden ha rilasciato mercoledì alla Cnn. Perché se è vero che il sostegno statunitense non viene meno (viene meno, almeno temporaneamente, un pezzo di appoggio militare: la distanza è sui metodi e non sugli obiettivi), la sospensione dell’invio delle mega bombe statunitensi è una mossa senza precedenti. (il manifesto)

Naturalmente a porte chiuse abbiamo scambiato opinioni a riguardo, ma non è il mio compito annunciare adesso decisioni”. “È attualmente in discussione, non posso ancora rispondere – dice il ministro della Difesa Boris Pistorius ai media tedeschi durante una visita a Washington – la competenza risiede innanzitutto nel cancellierato e nel ministero degli Esteri. (Il Fatto Quotidiano)