No Tav, indagini in corso per identificare gli autori dei disordini a San Didero

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La manifestazione infatti vede tra i promotori principali l’Askatasuna di Torino, in contatto con altre realtà antagoniste nazionali.

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A quanto si apprende da fonti investigative, per aggredire le forze dell’ordine sarebbero stati utilizzati fionde e tubi da lancio per petardi e bombe carta, oltre che sassi.

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Se ne è parlato anche su altri giornali

Nell’attacco usati fionde, funi con ganci e tubi (La Repubblica)

No tav, gli scontri davanti al cantiere di San Didero. Poco dopo l’ora di pranzo almeno duemila attivisti hanno lasciato l’area del campeggio per raggiungere a piedi il cantiere di San Didero. Tutto è accaduto al termine del corteo da Venaus a San Didero, annunciato come una marcia pacifica verso «il cantiere della vergogna». (La Stampa)

Il caro materie prime costringe alla revoca del bando di Diego Longhin. A San Didero la Sitaf deve costruire il nuovo autoporto. L’assalto al cantiere che non c’è. (La Repubblica)

La nostra solidarietà va alle forze dell’ordine Sarà opportuno che la magistratura faccia luce sugli opachi rapporti che intercorrono tra certi ambienti politici ed i black bloc no tav, per verificare se vi siano elementi di partecipazione esterna che sostengono attraverso varie forme i violenti e le loro azioni o le istighino”. (Secolo d'Italia)

(ITALPRESS) - E' di 14 feriti, tra cui una decina di agenti delle forze dell'ordine, il bilancio degli scontri provocati dai No Tav in Valsusa presso il cantiere San Didero. (Gazzetta di Parma)

Ormai la questione sembra avere assunto i connotati di una battaglia fra lo Stato e i centri sociali, con i cittadini e spesso anche certa politica usati come cavalli di Troia. (TorinOggi.it)