Palermo, reddito di cittadinanza: 145 erano condannati per mafia

Vesuvius.it INTERNO

Il sequestro emesso dalla Procura di Palermo va a colpire 26 soggetti condannati per associazione di tipo mafioso o per reati aggravati dal metodo mafioso

I 145 denunciati hanno chiesto e ottenuto dall’Inps il beneficio economico del sussidio, non dichiarando le condanne che avrebbero impedito la riuscita della truffa.

Reddito di cittadinanza, a Palermo scoperti in 145 che percepivano il sussidio statale senza averne diritto. (Vesuvius.it)

Se ne è parlato anche su altri media

Ha nascosto la sua condanna per mafia pur di incassare il reddito di cittadinanza. Domenico Caviglia era uomo del pizzo agli ordini di Salvatore Lo Piccolo, capomafia di San Lorenzo. (Livesicilia.it)

Sono stati denunciati con l'accusa dichiarazioni mendaci volte all'ottenimento del reddito di cittadinanza e truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche ed all'Inps per la revoca del sussidio ed il recupero del beneficio economico. (IL GIORNO)

Ma l'elenco dei 50 condannati per mafia, che hanno dichiarato con una autocertificazione di essere «indigenti», è davvero lungo Ma questa volta i «furbetti» del reddito di cittadinanza sono boss mafiosi di prima grandezza. (Il Mattino)

La guardia di Finanza di Palermo ha indagato 145 persone con precedenti condanne per mafia che hanno richiesto il reddito di cittadinanza senza averne diritto. Dal 2019, secondo la guardia di Finanza, sono stati ottenuti, tramite il bonus erogato dall’Inps, circa un milione e 200 mila euro (Open)

In Sicilia i nucleo familiari che hanno percepito il reddito di cittadinanza sono stati 162 mila nel 2019, diventati 198 mila nel 2020 I finanzieri del gruppo metropolitano di Palermo, agli ordini del colonnello Alessandro Coscarelli, hanno spulciato gli elenchi di chi percepisce il reddito di cittadinanza, incrociando i dati con quelli del casellario giudiziario. (Live Sicilia)

Tali soggetti (a volte in prima persona, più spesso attraverso i propri familiari), hanno chiesto ed ottenuto dall'Inps il beneficio economico del reddito di cittadinanza, omettendo l'esistenza di condanne ostative. (Rai News)