“Scusi, lei è uno spacciatore?”: la sceneggiata di Salvini contro l’imputato del popolo…

Il Fatto Quotidiano INTERNO

Se basta una voce di “alcuni cittadini” per screditarci pubblicamente, se siamo entrati nella fase dell’arresto popolare, che ne sarà di noi?

“Alcuni cittadini dicono che lei è un pusher.

C’è qualcosa di più barbarico, primitivo, violento di ciò che ha fatto Matteo Salvini ieri a Bologna?

Quel che è certo è che noi siamo sicuramente colpevoli di scambiare quel rito barbarico per uno show.

E di show colpevolmente parlano i giornali, interpretando la barbarie come una sceneggiata televisiva. (Il Fatto Quotidiano)

Se ne è parlato anche su altri media

Se il nostro servizio ti piace sostienici su PATREON o con una donazione PAYPAL. Nello specifico, il presunto spacciatore “citofonato” da Salvini avrebbe chiesto al numero della Lega di fare le analisi del sangue pubbliche, insieme agli altri esponenti del suo partito, per dimostrare di non far uso di sostanze illecite. (Bufale.net)

Il suo volto non è ripreso, ma purtroppo non ce n’è bisogno: nel video Matteo Salvini fa il nome della famiglia, aumentando la loro esposizione. Continua la polemica circa il gesto di Matteo Salvini, che ieri sera ha citofonato a casa di un cittadino tunisino per chiedere se spacciava droga. (Thesocialpost.it)

L’accusa è arrivata dal leader della Lega, Matteo Salvini, che durante un evento elettorale ha citofonato alla famiglia chiedendo: «È vero che qui spacciate?». Ma in ogni caso nessuno autorizza Salvini a fare quello che ha fatto». (Corriere della Sera)

Pensavo che ci sarebbe stato solo un colloquio con Salvini, poi è stato lui a trasformarlo in un evento pubblico». «Non mi aspettavo che ci sarebbero state telecamere e giornalisti, così come lo schieramento di polizia. (Open)

Quest’ultimo di mestiere fa il corriere e vive nell’appartamento di via Deledda con il figlio 17enne, Yassine, e la moglie. Salvini era entrato in azione l’altra sera al quartiere Pilastro, estrema periferia bolognese, andando a suonare a un campanello indicatogli da una residente nello stesso palazzone, Anna Rita Biagini. (La Stampa)

Infine arriva l'appello indirizzato direttamente al leader della Lega: "Salvini, togli quel video". Dopo 24 ore esatte è arrivata la replica di Yassin, il 17enne tunisino, che, mentre Matteo Salvini citofonava, giocava a calcio. (Liberoquotidiano.it)