Sospeso il processo Regeni agli agenti egiziani. 'Vince la prepotenza del Cairo'

TGLA7 INTERNO

cronaca. Il provvedimento è legato all'assenza in aula degli imputati, dunque le carte devono tornare al giudice che aveva ordinato il rinvio a giudizio.

Udienza del gup entro fine gennaio per rintracciare gli 007 egiziani

L'amarezza della famiglia del ricercatore friulano.

(TGLA7)

Se ne è parlato anche su altri giornali

“Altro schiaffo, 007 egiziani accontentati”, il Fatto Per una sentenza “ineccepibile e ovvia”, che non viene però accettata dalla stampa italiana. (Il Riformista)

Secondo l’ordinamento italiano, gli imputati che non siano a conoscenza delle loro accuse, non possono essere giudicati. Secondo il Gup, il caso era abbastanza notorio per poter giudicare valida la notifica, ma il tribunale ha deciso di annullare il processo. (TIMgate)

Sarebbe stata (sarà, speriamo) la prima volta, a memoria, di un processo in Italia a funzionari di un governo straniero. Per questo il processo per l’assassinio di Giulio Regeni sarebbe (sarà, speriamo) più di un processo, a prescindere perfino dalla sentenza. (Avvenire)

Eppure nessun esponente di governo o leader di partito ha sentito l’esigenza di prendere posizione sull’azzeramento del processo: un silenzio difficile da comprendere, che costituisce un segnale preoccupante. (La Repubblica)

E la professoressa che lo ha mandato, non sarebbe il caso di chiamarla almeno come testimone? A Roma c’è un giudice che non legge i giornali, ma gli atti; e scopre che i quattro accusati dell’uccisione del povero giovane, non solo non c’è prova che siano personalmente loro, ma, in punta di diritto, nemmeno sanno di essere accusati. (Soverato Web)

Naturalmente il governo italiano può cercare altre strade per ottenere risposte diverse dal Cairo Adesso lo scenario è cambiato e l’ostacolo è stato sollevato dalla III corte d’assise che non se l’è sentita di aprire il processo in assenza degli imputati. (Corriere della Sera)