Elon Musk, il riscaldamento domestico e il Coronavirus

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Cryptonomist ECONOMIA

Il progetto annunciato via Twitter è ambizioso e punterebbe ad avere l’impianto di riscaldamento della casa con quello della macchina che dialoghino di modo che anche il riscaldamento domestico possa attivarsi da remoto eliminando così gli sprechi di energia.

Nel frattempo vale il detto business as usual e quindi Tesla procede con le sue innovazioni tra cui proprio il riscaldamento domestico.

Elon Musk (@elonmusk) March 21, 2020. Del resto solo qualche settimana fa il Coronavirus sembrava un problema cinese ed italiano. (Cryptonomist)

La notizia riportata su altri giornali

Oggi, però, sembra essersi ravveduto, o comunque sicuramente ha deciso di dare anche lui una mano alla lotta contro il virus che sta mettendo in ginocchio il mondo intero, donando agli USA 1.255 ventilatori polmonari presi dalla Cina, sfruttando la grande capacità logistica delle sue aziende. (Autoappassionati.it)

Diversi ospedali negli Stati Uniti hanno bisogno di ventilatori per aiutare a salvare i pazienti più colpiti dal coronavirus. Elon Musk ha annunciato che Tesla riaprirà rapidamente la sua Gigafactory di New York al fine di realizzare ventilatori per i pazienti COVID-19. (Notizie Ora)

Tuttavia, come riposta la stessa John Hopkins, il bisogno di strumenti per la ventilazione polmonare potrebbe rapidamente soverchiare le capacità degli ospedali di agire giorno su giorno. Mille ventilatori polmonari, un bene preziosissimo di questi giorni segnati dal Coronavirus, sono stati donati da Elon Musk agli ospedali della California. (Vogue Italia)

Elon Musk, il CEO di Tesla, SpaceX, ma non solo, è stato al centro delle polemiche per una sua dichiarazione inoltrata su Twitter, su cui spesso scrive, in cui settimane fa affermava che il panico da Coronavirus fosse stupido. (Lezioni Europa)

“Il panico da coronavirus è stupido”, twittò il 6 marzo Elon Musk, uno dei più grandi inventori e imprenditori del nostro tempo, ceo di Tesla e fondatore di innumerevoli imprese. Il 6 marzo la grande ondata di contagi non era ancora arrivata negli Stati Uniti, ma in Italia c’erano già stati continua a leggere […]. (Il Cirotano)

Quindi Musk, sempre tramite l'amato Twitter, ha fatto sapere di aver reperito in Cina (che al momento ha una sovrafornitura) 1.255 ventilatori polmonari, e di averli spediti immediatamente per via aerea a Los Angeles. (DMove.it)