I ruoli di Suriano e Porcaro nel narcotraffico della 'ndrangheta reggina: le carte

Cosenza Channel ESTERI

Gli incontri a Cosenza tra Suriano e Porcaro. Oggi l’operazione “Crypto” ci offre una lettera diversa.

I ruoli di Suriano e Porcaro. Tra i 57 indagati raggiunti dalle misure cautelari – chi in carcere e chi agli arresti domiciliari – ci sono due esponenti cosentini delle consorterie mafiose: Francesco Suriano e Roberto Porcaro.

Inoltre «il 25 ottobre 2017, Francesco Suriano inviava alcuni emissari in Olanda, al cospetto dei rosarnesi che li stavano aspettando, per ritirare un imprecisato quantitativo di cocaina

La figura di Francesco Suriano, «nipote di Tommaso Gentile, soggetto già gravato da precedenti penali e detenuto», si legge nelle carte dell’inchiesta, era diventata sempre più importante. (Cosenza Channel)

Ne parlano anche altre fonti

Contestualmente, i finanzieri hanno dato esecuzione al sequestro preventivo d’urgenza di beni, emesso dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria, per un valore complessivo stimato in 3.767.400,00 euro. (Eco della Locride)

Suriano, classe 1979, è il nipote del boss di Amantea Tommaso Gentile, capo indiscusso dell’omonima ‘ndrina. Tra le 57 persone arrestate dalla Dda reggina sono presenti Francesco Suriano di Amantea e Roberto Porcaro di Cosenza (Iacchite.blog)

Lamezia Terme – Vi sono anche due lametini fra le persone coinvolte nell’operazione antidroga realizzata oggi dalla procura antimafia di Reggio Calabria. Tutti e due sono destinatari di misura cautelare. (Iacchite.blog)

In tutto sono state eseguiti 57 arresti, ed il sequestro di beni per oltre 3.7 milioni. Tra gli arrestati ci sono esponenti di cosche della ‘ndrangheta del Reggino. (La Riviera)

VITALE Franco, cl. 1977; PIZZO Giulio, cl. (Zoom24.it)

In Germania, poi, operava anche Domenico Tedesco, residente ad Hattersheim (Germania), che forniva appoggio logistico quando i referenti dell’organizzazione si recavano in territorio tedesco. È indicativa, al riguardo, la creazione di una rotta per far giungere “la cocaina” anche in territorio maltese. (Calabria 7)