Prete agli arresti domiciliari accusato di spaccio e importazione di stupefacenti e droga dello stupro

Corriere Quotidiano INTERNO

L’indagine è partita dall’arresto di un pratese che aveva portato dall’Olanda un litro di Gbl, la cosiddetta droga dello stupro.

Secondo quanto emerso dalle indagini, il don per acquistare la droga avrebbe utilizzato i soldi offerti dai fedeli nella raccolta domenicale

Prato- Don F.S., 40 anni, prete della chiesa dell’Annunciazione alla Castellina a Prato, correttore della Misericordia, è finito oggi agli arresti domiciliari con l’accusa di spaccio e importazione di sostanze stupefacenti. (Corriere Quotidiano)

Ne parlano anche altre fonti

Avrebbe utilizzato i soldi delle offerte dei fedeli per far acquistare ai suoi complici cocaina e «Gbl», la droga dello stupro. Don Spagnesi secondo la squadra mobile - assicurava attraverso i soldi della parrocchia il denaro per l'acquisto della droga, tra mezzo litro e un litro per volta. (ilGiornale.it)

Ma non solo, secondo le accuse avrebbe anche partecipato all'organizzazione di festini a sfondo sessuale. Avevo chiesto conto di quelle operazioni e mi era stato parlato di atti caritativi, cosa normale per una parrocchia" (Prima Como)

Feste a base di cocaina e di Gbl, la cosiddetta ‘droga dello stupro’: il parroco, Don Francesco Spagnesi 40 anni, è stato messo agli arresti domiciliari dal gip Francesca Scarlatti che ha accolto la richiesta di misura cautelare presentata dalla procura. (Controradio)

Secondo gli inquirenti i due indagati avrebbero fatto arrivare la droga dello stupro in Italia già dal 2019, da mezzo litro a un litro per volta, con migliaia di dosi che si possono ricavare con queste quantità. (L'Arno.it)

Il provvedimento arriva pochi giorni dopo l'abbandono dell'incarico nella parrocchia che gli era stata affidata. Lo stupefacente, che sarebbe stato destinato a persone contattate tramite siti d'incontri sessuali, sarebbe stata pagata con il denaro delle offerte dei parrocchiani. (Ticinonline)

Il sacerdote e il pratese, secondo quanto ricostruito dagli investigatori, avrebbero organizzato festini a sfondo sessuale reclutando i partecipanti su un sito di incontri. Secondo quanto emerso dalle indagini, don Spagnesi per acquistare la droga avrebbe utilizzato i soldi offerti dai fedeli nella raccolta domenicale (La Sicilia)