Armi nucleari | non basta ricordare Hiroshima se poi custodiamo gli ordigni Usa

Zazoom Blog ESTERI

I sopravvissuti, senza più la città intorno, senza alcuna consapevolezza di ciò che stava accadendo (non esistevano immagini di esplosioni ...

L’esplosione di questi due ordigni generò in pochi secondi un’onda d’urto che rase al suolo le città per un raggio di almeno due chilometri, uccidendo all’istante decine di migliaia di persone.

In seguito, altre migliaia passarono dalla vita alla morte tra atroci sofferenze. (Zazoom Blog)

Ne parlano anche altre fonti

Le parole, le foto e i documenti traducono con più forza il messaggio originale. Oltre alle registrazioni e alle testimonianze scritte, si moltiplicano le iniziative per mantenere vivo il ricordo di questa tragedia diventata universale. (Italia Oggi)

Insieme a lui, anche Obama si recò nelle due città. Il 6 agosto del 1945, ossia ben 75 anni fa, è stata sganciata una bomba atomica ribattezzata “Little Boy” sulla città giapponese Hiroshima. (Tecnoandroid)

Come le armi nucleari, capace di annientare in un istante intere città. Ripensando alla sua visita apostolica nello scorso novembre sul Memoriale della Pace di Hiroshima e il Parco dell’Ipocentro di Nagasaki. (La Luce di Maria)

La Pace non è delegabile, la Pace riguarda ciascuno di noi, al di là delle origini etniche, delle scelte religiose e di vita di ciascuno. “La Pace non è un valore cui appellarsi in tempi di conflitti, in tempi di guerre e distruzioni. (RavennaToday)

L’Italia sostiene con forza l’obiettivo di un mondo libero da armi nucleari, attraverso un approccio progressivo al disarmo che preveda il responsabile coinvolgimento di ogni Stato. Il papa ha ripetuto le stesse parole che disse al Memoriale della Pace di Hiroshima: “L’uso dell’energia atomica per scopi bellici è immorale, così come è immorale il possesso di armi nucleari. (korazym.org)

Non si vedevano, dopo il lampo, feriti o squartati i brandelli insanguinati dei 93 mila che si dissolsero col primo botto. Ci fu la pace della Belle Époque fra il 1870 e il 1914 ma furono solo 44 anni, un record. (Il Riformista)