Soverato, nigeriana picchiata perché chiede di essere pagata

Quotidiano del Sud INTERNO

Sull’episodio di Soverato si sono ora concentrate le indagini dei carabinieri della compagnia di Soverato ma sembrerebbe che non sia stata ancora depositata alcuna denuncia formale.

Lavoratrice nigeriana picchiata a Soverato, le parole del sindaco. Il video della lavoratrice nigeriana picchiata a Soverato, diventato ben preso virale, ha suscitato l’indignazione generale.

2 minuti per la lettura. SOVERATO – «Dove sono i miei soldi?

Il tutto ripreso da un cellulare, con il video ben presto finito in rete (GUARDA IL VIDEO). (Quotidiano del Sud)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Indipendentemente dalla cifra, è la persona che va rispettata. 24 anni, il volto provato dopo l'episodio di violenza inaudita che l'ha vista, suo malgrado, protagonista stamattina. (Gazzetta del Sud - Edizione Catanzaro, Crotone, Vibo)

Nel frattempo, per sua fortuna, il video postato sui social è diventato virale e subito è stata pioggia di solidarietà da parte della Calabria vera e onesta La colpa, spiega la giovane ai microfoni di Repubblica, “aver rivendicato il pagamento delle reali ore lavorate – dieci al giorno, a volte anche di più – e non quelle fittiziamente indicate sul contratto. (StrettoWeb)

Intanto, però, il video dell'aggressione postato in diretta su una pagina dedicata di un social network è diventato virale. Nel minuto di girato rimasto in rete, la donna ha ripreso le fasi dello scontro, prima verbale e poi fisico, con il datore di lavoro. (ilGiornale.it)

Un episodio gravissimo che ha portato la giovane a sporgere denuncia alla locale compagnia dei carabinieri. Al di là del caso pratico della cifra, di quello che doveva essere, non doveva succedere un episodio di violenza. (Gazzetta del Sud - Edizione Catanzaro, Crotone, Vibo)

Schiaffi, pugni, spintoni, minacce: questa è la “paga” che ha ricevuto la lavoratrice da questo infame che si definisce un imprenditore. In Calabria a questa gentaglia tutto è permesso perché da noi la Legge non esiste, o meglio la legge protegge questi infami, e umilia chi non può difendersi (Iacchite)

Sono arrivati – ha riferito Valentino – tanti messaggi di solidarietà e di disponibilità ad assumere questa lavoratrice, che sta già lavorando in un altro lido. Noi dovevamo essere qui perché intanto quel video non racconta una storia episodica, ma racconta la storia di tanti lavoratrici e tanti lavoratori del settore del turismo che non si vedono riconosciuti i loro diritti. (Corriere della Calabria)