La7, quando Calenda disse: “Mai con Renzi, va a guadagnare soldi in Arabia mentre è pagato dagli italiani
Così si fa politica“.
Non fu altrettanto lungimirante Carlo Calenda, il quale, ospite della trasmissione “L’aria che tira” (La7) due giorni dopo, tuonò: “Di Renzi non me ne frega niente e non me ne può frega’ de meno.
Mi fa orrore.
È da un anno che lo dico e lo ripeto: non farò politica con Renzi perché questo modo di fare politica mi fa orrore”
Del centro di Renzi non me ne frega nulla, non faccio politica in questo modo. (Il Fatto Quotidiano)
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È vero, Azione e Italia Viva si apprestano a chiedere il voto teorizzando il ritorno del messia-tecnico a Palazzo Chigi, cioè Mario Draghi. Il leader di Italia Viva: «Dobbiamo essere pronti a rappresentare l’area macroniana in Italia ». (Corriere della Sera)
Non un nuovo centro sia chiaro, definizione più volte rifiutata dallo stesso Calenda che vi scorge, e a ragione, fin troppo della vecchia palude democristiana, ma una forza dinamica e innovativa a cominciare dalla scomposizione di un bipolarismo nel quale gli italiani hanno già chiaramente mostrato di non riconoscersi più sin dal 2013, quando non vi fu un vero vincitore, e ancor più con il terremoto elettorale del 2018. (SanremoNews.it)
E invece, alla fine, l’accordo siglato con Matteo Renzi prevede una divisione perfetta: il 50% ai candidati d’Italia viva e l’altra metà a quelli di Azione. Calenda e Renzi non hanno discusso di persona i termini dell’accordo elettorale (Il Fatto Quotidiano)
C'era un altro uomo nell'appartamento del Queen's dove le due vittime di Rovigo vivevano da un mese. (il Resto del Carlino)
Terzo Polo potrebbe aiutare a chiarire la situazione. Le quotazioni. I sondaggi al momento non sono generosi con il Terzo Polo. (Tiscali Notizie)
C’è chi è pronto a scommettere che la convivenza fra Carlo Calenda e Matteo Renzi sarà molto difficile. In più, a dispetto delle speranze degli avversari, Giorgia Meloni per ora sta dimostrando senso della misura e capacità di leadership. (Gazzetta di Parma)
