Arcidiocesi contro vaccino Johnson&Johnson: “E’ immorale, cattolici non lo facciano”
Si tratta dell’arcidiocesi di New Orleans, che invita a rifiutare il farmaco anti-Covid elaborato dalla società americana perché ritenuto “immorale”.
Il team di Johnson & Johnson ha utilizzato un adenovirus modificato che può entrare nelle cellule ma non può replicarsi al loro interno o causare malattie
A che punto è il vaccino Johnson & Johnson. Il 19 febbraio Johnson & Johnson ha annunciato che la sua controllata Janssen-Cilag International N. (QuiFinanza)
La notizia riportata su altre testate
Dopo Pfizer, Moderna e AstraZeneca (e in alcune parti del mondo Sputnik), si aggiunge all’elenco dei vaccini anti Covid a disposizione anche quello di Johnson&Johnson. Scegliere il vaccino di J&J è assolutamente immorale” questo l’appello dei vescovi statunitensi che è destinato a far discutere, e non poco. (BlogLive.it)
La Food and Drug Administration degli Stati Uniti ha infatti approvato il vaccino Johnson & Johnson durante il fine settimana e l'amministrazione Biden ha appena annunciato una partnership che aumenterà notevolmente il numero dei suoi vaccini per la distribuzione a livello nazionale. (provitaefamiglia.it)
L’Europa ha già opzionato 200 milioni di dosi del vaccino Johnson&Johnson. Approvato il vaccino Johnson&Johnson, disponibile da aprile anche in Italia. Lotta al Covid, buone nuove dall’America. (CheDonna.it)
Si tratta dell’di New Orleans, che invita a rifiutare il farmaco anti-Covid elaborato dalla società americana perché ritenuto “” Questo in sintesi il messaggio dell’Arcidiocesi di New Orleans, che rifiuta il vaccino J&J per l’uso di cellule di origine fetale nella sperimentazione e produzione del . (Zazoom Blog)
Ma c’è anche una data per l’arrivo probabile del vaccino Johnson & Johnson in Europa, di cui si attende il via libera da parte dell’Ema, l’Agenzia europea del farmaco, dall’11 marzo. Cresce la curva dei contagi e da oggi scatta la zona rossa anche a Bologna e Ancona. (The Italian Times)
Il vaccino J&J, inoltre, secondo il rapporto della Fda, protegge anche dalla variante inglese e brasiliana. Per il piano vaccinale tutto questo è abbastanza significativo in un momento in cui produzione e logistica sono in affanno e non riescono a stare al passo con l’attuale necessità (Policymakermag)
