Limonov, la video recensione | Cannes 77 | Cinema - BadTaste.it

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Francesco Alò ci parla di Limonov, il film di Kirill Serebrennikov con Ben Whishaw, Viktoria Miroshnichenko, Sandrine Bonnaire, Tomas Arana, Corrado Invernizzi, in concorso alla 77 esima edizione del Festival di Cannes. Limonov: la trama Un militante rivoluzionario, un delinquente, uno scrittore underground, il maggiordomo di un miliardario a Manhattan. Ma anche un poeta, un amante delle belle donne, un guerrafondaio, un attivista politico e un romanziere che ha scritto della propria grandezza. (BadTaste.it Cinema)

Se ne è parlato anche su altre testate

Limonov, il nuovo film di Kirill Serebrennikov, è stata presentato in anteprima mondiale, in Concorso, al 77° Festival di Cannes. (Sky Tg24 )

I film di Serebrennikov guardano spesso al punto di rottura, alla germinazione e allo sviluppo di un seme di follia, raccontando storie e vite che finiscono per essere trascinate e travolte da passioni esplosive o da forze irrazionali. (Sentieri Selvaggi)

Dissidente in Unione sovietica, anzi no: solo desideroso di trovarsi un posto al sole, nel mondo, magari in America. Poeta autore di versi sublimi, anzi no: forse solo mediocri, sgangherati, urlati. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Cannes 77, giorno 6. Limonov ha poco Limonov Body horror impazza: la fama è effimera

– “Non era un romanziere: sapeva raccontare soltanto la sua vita, ma la sua vita era appassionante e lui la raccontava bene”. Con queste parole Emmanuel Carrère introduce Ėduard Veniaminovič Savenko in “Limonov” (Adelphi, 2012), il caso editoriale da cui è stato tratto l’omonimo film di Kirill Serebrennikov presentato in questi giorni al festival di Cannes. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Sono i classici: Take a Walk on the Wild Side, I’m Waiting for My Man, Sunday Morning, roba perfettamente affine al racconto e che fa sempre un gran piacere ascoltare. (L'HuffPost)

LIMONOV – THE BALLAD di Kirill Serebrennikov (Concorso) – La movimentata, tellurica e incredibilmente controversa vita di Limonov, vissuto tra la Russia, la Francia, gli Stati Uniti, la Serbia e poi di nuovo la Russia, raccontata nel bellissimo romanzo di Emmanuel Carrère. (ilgazzettino.it)