L’incendio più grande di sempre devasta Cuba

Il Manifesto ESTERI

Morti e feriti tra i vigili del fuoco.

Gli anticastristi montano una campagna di fake news, gli Stati vicini mandano i primi aiuti a un paese in crisi

America latina .

Un fulmine colpisce un deposito di carburante, il fumo arriva a L’Avana.

(Il Manifesto)

La notizia riportata su altre testate

Secondo quanto riferito dalle autorità cubane a far esplodere il deposito sarebbe stato un fulmine che secondo il giornale del regime cubano Granma «avrebbe causato un guasto nel sistema del parafulmine che non ha resistito alla potenza della scarica elettrica». (Panorama)

Il presidente cubano Miguel Diaz-Canel ha anche ringraziato per l’offerta di aiuti a vario titolo ricevuti da Stati Uniti, Russia e dai Paesi limitrofi Il rischio di propagazione dell'incendio resta elevato e fin da ieri accanto ai soccorritori locali si sono affiancate squadre di specialisti provenienti dal Messico e dal Venezuela. (Vatican News - Italiano)

Tra i feriti il ministro dell’Energia. «Un corpo è stato trovato sul luogo dell’incidente», ha detto il direttore sanitario di Matanzas Luis Armando Wong in una conferenza stampa. Cinque feriti sono in condizioni critiche, tre in gravissime condizioni e 28 gravemente feriti, secondo un ultimo rapporto comunicato sull’account Twitter della presidenza. (Corriere della Calabria)

Il bilancio al momento resta di un morto accertato, un vigile del fuoco di 60 anni, mentre altri 16 restano dispersi. Ieri sulla zona sono intervenuti diversi elicotteri ma non sono riusciti ad avere ragione delle fiamme, mentre l'incendio ha abbattuto ben tre serbatoi di carburante. (La Sicilia)

Il portale di notizie cubadebate.cu ha spiegato che la vittima è stata trasferita al reparto di medicina legale dell'ospedale, ma non è ancora stata identificata. Cinquanta milioni i litri di petrolio che erano conservati nel sito, dove le fiamme continuano a bruciare da venerdì. (Repubblica TV)

di Francesca Pierleoni - ROMA, 08 AGO - Il Po è stato "molto raccontato tanti anni fa e poi è come sparito dall'immaginario. Delta vuole essere anche un modo per ringraziare una comunità che mi ha permesso di conoscerla". (Alto Adige)