Varianti Covid e giovani, l’epidemiologa Flavia Riccardo: “Triplicano il rischio di ricovero”

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Varianti e ricoveri covid tra i giovani: lo studio. L’ epidemiologa presso l’Istituto superiore di Sanità e coautrice dello studio Flavia Riccardo ha così commentato i risultati della ricerca: “Suggerendo un maggiore rischio di ricovero in chi ha contratto le tre varianti del virus di maggiore interesse sanitario, il nostro studio è un invito a non abbassare la guardia“.

Le varianti covid triplicano il rischio ricovero nei giovani tra i 20 e 39 anni, questi i risultati di uno studio pubblicato su Eurosurveillance. (Notizie.it )

Se ne è parlato anche su altre testate

Terminata la fase di studio sugli animali si passerà a quella sugli esseri umani, nella speranza di poter arrivare in tempo utile alla prima approvazione, quella della Food and Drug Administration americana Uno dei laboratori più avanti nella ricerca è quello del Virginia Tech, laboratorio dell’University of Virginia Health System che avrebbe avviato la prima fase dei test sugli animali, mostrando dei risultati assai positivi. (QC QuotidianoCanavese)

Padre di due figli piccoli, dopo essersi rivolto all’UPA della città è stato trasferito presso l’ospedale regionale Ad Assis, città dello Stato di San Paolo in Brasile, un giovane uomo di appena 30 anni è morto di Covid il giorno prima del matrimonio. (CronacaSocial)

Già qualcosa comunque si sa e a preoccupare di più è la possibilità che riprenda il contagio sui giovani. Fra gli strumenti utili in questa fase dell'epidemia, nella quale giocano un ruolo anche le varianti, gli autori della ricerca indicano i test diagnostici e la tracciabilità come misure cruciali per ridurre la diffusione del virus (IlCorrierino.com)

Per le altre due varianti i numeri sono molti più bassi, con percentuali diverse nelle diverse fasce d'età. La variante brasiliana è stata rilevata soprattutto nella fascia 40-59 anni (30,4%) e da zero a 19 anni (22,4%), a seguire nelle fasce d'età 20-29 (18,8%), 60-79 (16,5%9 e over 80 (11,9%) (Leggo.it)

In particolare, rispetto ai casi Covid non dovuti alle tre varianti, la variante inglese (oggi prevalente in Italia al 91,6%) comporterebbe per la fascia d'età 20-39 un rischio di ospedalizzazione triplo e per la fascia 40-59 un rischio di ospedalizzazione di 2,3 volte maggiore. (Notizie - MSN Italia)

È la conclusione dello studio sulle tre varianti più diffuse in Europa in questo momento: inglese, sudafricana e brasiliana che aumentano, grazie alla loro trasmissibilità, i ricoveri della fascia più giovane della popolazione. (Zazoom Blog)