La Libia è la chance per Mosca di riavvicinarsi alla Ue

AGI - Agenzia Italia ESTERI

"Per Mosca", spiega l'analista, "sulla Libia c'è sicuramente l'interesse a recuperare i contratti persi dopo la caduta di Gheddafi e quello di sfruttare la possibilità di un riavvicinamento agli europei, soprattutto i tedeschi, con cui la cooperazione e' ferma al settore energetico sul Nord Stream 2".

"La cosa che ora teme Mosca", ha concluso, "è che Haftar prima di Berlino cerchi di prendere Tripoli, facendo in questo modo saltare la Conferenza o trasformandola in un flop". (AGI - Agenzia Italia)

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Oggi il premier invece è a al Cairo, per incontrare il presidente Al-Sisi, uno dei principali sostenitori – insieme a Putin – del generale Haftar. Questo mostra la sua vera faccia”, ha tuonato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan. (LumsaNews)

La tregua in Libia tra Sarraj e Haftar c’è, ma non è stata ancora formalizzata. A Mosca il premier del GNA firma, ma chiede che l’LNA si ritiri sulle posizioni prima del 4 aprile 2019. (Difesa e Sicurezza)

Dal ministero della Difesa russo è però giunta una nota pubblicata da Interfax che richiede due giorni di tempo per la firma “per discutere il documento con i leader delle tribù che sostengono l’esercito nazionale libico”. (DailyMuslim.it)

Secondo diversi media, il generale Kalifa Haftar, comandante dell'Esercito nazionale libico, ha lasciato la capitale russa senza firmare l'intesa sulla tregua che era stata sottoscritta ieri dal rivale, il premier Fayez al-Sarraj, l'unico riconosciuto dalla comunità internazionale. (LaPresse)

All'ex segretario Matteo Renzi, che ha parlato di un Pd «modello Corbyn», ha replicato il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini: «caricature». Il presidente iraniano Hassan Rohani ha firmato la legge che classifica come «terroriste» le forze armate Usa in risposta alla definizione americana delle Guardie della rivoluzione islamica come «organizzazione terroristica». (Italia Oggi)

Il tutto in prospettiva della conferenza di Berlino, prevista per il 19 gennaio, in cui si vuole aprir la via ad una soluzione politica dell'attuale crisi libica. Deve prevalere la via diplomatica». (Fai Informazione)