È morto Alberto ‘Wey’ Zapata, il pilota con un braccio solo: tragico incidente in pista

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L'avere un solo braccio però non aveva fermato la sua voglia di gareggiare e così, dopo aver ricevuto l'autorizzazione per correre con i normodotati, Alberto Zapata era tornato in pista lo scorso marzo ricevendo la standing ovation di tutti i presenti

Il tragico incidente è avvenuto meno di cinque mesi dopo aver sfiorato la morte quando, il 15 novembre 2020, dopo aver perso il controllo della sua Chevrolet Corsa Classic, la sua auto si andò a schiantare contro le barriere su una strada principale a sud della città argentina di San Juan (Sport Fanpage)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Zapata: l’incidente mortale in pista. Per un pilota, per un altro pilota avrebbe significato finirla lì. Ottenuta l’autorizzazione a gareggiare pur senza un braccio, nell’arco di quattro mesi e con un recupero impensabile Alberto è riuscito a compiere un piccolo miracolo: il 5 marzo scorso aveva centrato il primo podio della sua nuova vita professionale. (Virgilio Sport)

Alberto, senza un braccio a causa di un incidente stradale che aveva costretto i medici a optare per l’amputazione il 20 novembre 2020, ha cercato un’impresa difficilissima. Il motociclismo piange la scomparsa di Alberto Zapata Bacur, pilota di motocross di 23 anni. (Motociclismo.it)

A novembre, vittima di un incidente d’auto, si era salvato grazie al pronto intervento di una infermiera: i medici erano però stati costretti ad amputargli il braccio sinistro. Dopo un undicesimo posto in una delle gare a cui aveva preso parte, nelle scorse settimane ha pure conquistato un podio (QUOTIDIANO.NET)

Una sofferenza immensa per un ragazzo che ci ha insegnato tanto sulla forza di volontà e sull’amore per lo sport La passione sa essere forte almeno quanto il destino, ma non sempre la fortuna viaggia di pari passo con il valore. (Corriere della Sera)

Addio a Wey Zapata. Aveva soltanto 23 anni e, dopo avere subito l’amputazione di un braccio a causa di un incidente, era tornato in sella con coraggio. (Sportal)

Se non fosse che quella di Alberto Wey Zapata era una storia pazzesca. Proprio mentre partecipava ad una gara di cross, dopo una caduta in seguito ad un salto (Moto.it)