Denuncia uno stupro, le parole atroci del padre: “Era ubriaca, quelli sono bravi ragazzi”

LE IENE INTERNO

News | Denuncia uno stupro, le parole atroci del padre: “Era ubriaca, quelli sono bravi ragazzi” Parole atroci da parte del padre di una 18enne che ha denunciato di essere stata violentata, dopo essere finita in una trappola crudele a Campobello di Mazara (Trapani), da quattro ragazzi che credeva amici e che sono appena finiti agli arresti. “Mia figlia vi ha raccontato dei fatti non veri, era ubriaca e quindi non era in grado di capire ciò che stava accadendo”. (LE IENE)

Ne parlano anche altri giornali

Il giovane, invece, si è presentato con gli altri tre indagati (due erano amici del figlio sin dall’infanzia). Il papà della ragazza, rivolgendosi a quanti hanno commentato duramente sui social le sue dichiarazioni, aggiunge: “Voi non sapete cosa ha significato per me scoprire tutto. (L'HuffPost)

Poi, una volta a casa, mia figlia ha avuto modo di raccontarmi quanto successo e ho avuto modo di conoscere bene tutta la storia e così sono andato di nuovo dai carabinieri e ho messo a verbale che mia figlia aveva fatto bene a denunciare. (Alqamah)

Succede così quando ci si innamora da giovani, succede così quando hai anche una educazione che ti porta a essere paziente, ad accettare molti atteggiamenti per tenere insieme la famiglia». «Davanti al giudice il mio ex marito non può negare il tradimento. (Il Messaggero)

Ma com'è che si presentato dai Carabinieri con i giovani, addirittura difendendoli? opo uno dei giovani accusati dello stupro, parla anche il padre della ragazza di 18 anni violentata da un gruppo di amici in una casa di Tre Fontane, a Campobello di Mazara (Tp24)

Era ubriaca, non era in grado di capire cosa stava accadendo». Ai militari, il papà della 18enne avrebbe detto che «mia figlia vi ha raccontato dei fatti non veri. (StatoQuotidiano.it)

Ho impiegato diversi mesi a riprendermi, facevo incubi notturni e tutti i giorni quando uscivo di casa mi guardavo le spalle. Per terrorizzare le due donne e convincerle ad aprire la cassaforte i rapinatori avrebbero inscenato un conto alla rovescia con l’arma puntata alla testa (L'HuffPost)