Covid, due casi di coinfezione varianti Delta e Omicron scoperti a Padova

Gazzetta del Sud INTERNO

Ricci precisa inoltre che la co presenza delle due varianti non deve spaventare

Tra questi, sono stati identificati due casi di co-infezione da varianti Delta e Omicron.

«Effettivamente nel sequenziamento si trovano sia le mutazioni della variante Delta che quelle della Omicron - spiega all’ANSA Antonia Ricci, direttore generale dello Zooprofilattico - ma questo non è dovuto alla presenza di una nuova variante bensì alla presenza contemporanea sia della Delta che della Omicron». (Gazzetta del Sud)

La notizia riportata su altri media

Tra questi, sono stati identificati due casi di co-infezione da varianti Delta e Omicron: oltre a quello trentino, c'è anche un campione appartenente ad un paziente residente in provincia di Padova, dove ha sede il laboratorio. (TrentoToday)

Deltacron era il nome dato ad una ipotetica nuova variante del coronavirus SARS-CoV-2, rilevata appunto a Cipro e che avrebbe avuto un background genetico simile alla variante Delta, così come alcune delle mutazioni di Omicron (da cui il nome Deltacron). (MeteoWeb)

Sono stati individuati per la prima volta in Veneto due casi di soggetti contagiati sia dalla variante Omicron che Delta. La situazione non sarebbe però preoccupante perché la co-esistenza di Delta e Omicron, non risulterebbe essere più pericolosa delle varianti prese singolarmente (la VOCE del TRENTINO)

Nei due casi abbiamo osservato semplicemente la compresenza delle due varianti, al momento è prematuro fare riflessioni più specifiche». Al 20 dicembre scorso la prevalenza di Omicron in Veneto si fermava appena all'8,2%, si sta diffondendo molto rapidamente (ilmessaggero.it)

Tra questi, sono stati identificati due casi di co-infezione da varianti Delta e Omicron. Per la prima volta in Veneto sono stati individuati due casi di doppio contagio Covid da variante Delta e Omicron . (ilgazzettino.it)

È questo il sospetto che con sempre con più insistenza circola nella comunità scientifica. Il più delle volte si tratta di semplici errori di sequenziamento, che non sono rari nel momento in cui diverse decine di campioni vengono analizzate in parallelo (Tiscali.it)