Il vaccino di Draghi: "Libertà per i richiami con AstraZeneca. Io farò il mix, funziona". È il D-day mascherine.

ilGiornale.it ECONOMIA

-dice il premier- Primo, vaccinarsi è fondamentale: la confusione è su che vaccino è meglio fare, ma sull'importanza della vaccinazione non ci sono dubbi».

A riportare ordine nella babele della campagna vaccinale è il premier Mario Draghi.

Quindi, afferma Draghi, «l'eterologa funziona per me e, ancor più vero, funziona per quelli che hanno meno di 70 e 60 anni».

Nei calcoli del generale Figliuolo sono almeno 100mila le persone che esitano a sottoporsi al mix, il 10 per cento dei 950mila under 60 vaccinati con Astrazeneca (ilGiornale.it)

Se ne è parlato anche su altri media

Pillole di rassegna stampa nei tweet di Michele Arnese, direttore di Start. DRAGHI RIBALTA SPERANZA SULLA SECONDA DOSE DI ASTRAZENECA. «Ognuno è libero di fare la seconda dose con Astrazeneca purché abbia il parere del medico e il consenso informato». (Startmag Web magazine)

I quali sono costretti ora a misurarsi con un protagonista che perde un po’ il profilo di gestore tecnico del Paese e basta Il presidente del Consiglio ha corretto il suo ministro, lo ha fatto con lui accanto e sorreggendosi al generale Figliuolo. (Il Messaggero Veneto)

Lo ha chiarito ieri sera, durante una conferenza stampa convocata per fare un po’ di chiarezza sulla vaccinazione cosiddetta eterologa, il Premier Mario Draghi. L'Azienda USL della Valle d'Aosta invita i cittadini che intendono esprimere tale volontà ad inviare una email al Servizio Infovaccini almeno il giorno precedente alla seduta di vaccinazione. (AostaSera)

La serietà del Paese poggia sulla reputazione del presidente del Consiglio, anche quando lascia alla sua squadra alcune piccole delegazioni, ad esempio sulla pandemia. Il ministro è stato rapido: decide solo lo Stato, non dalla A alla Z. (HamelinProg)

A convincere il premier a sconfessare Cts e ministero è stato il calo delle somministrazioni dopo il pasticcio Az: dal 14 giugno la frenata è evidente. (La Verità)

Quel giorno Speranza aveva sancito l’obbligatorietà del mix di vaccini, una soluzione che l’Italia imparerà subito a conoscere come «eterologa»: chi fino a 60 anni aveva fatto la prima dose con AstraZeneca avrebbe dovuto fare la seconda inoculazione con Moderna o Pfizer. (La Stampa)