NSO Insecurity Industry: Pegasus e costiera amalfitana

The Intruder News INTERNO

A questo leak si aggiunge la conferma di un ex dipendente del gruppo NSO che “ha anche confermato a uno dei partner del progetto” (consorzio giornalistico Progetto Pegasus) “che l’Ungheria si è effettivamente procurata il software Pegasus

Dopo la rivelazione della storia di Pegasus a metà luglio, Németh ha contattato Citizen Lab presso l’Università di Toronto in Canada attraverso un conoscente chiedendo di analizzare i suoi telefoni. (The Intruder News)

Ne parlano anche altri giornali

Una delle richieste principali della società guidata da Tim Cook è che NSO Group non possa mai più utilizzare i software o i prodotti Apple. A luglio un’inchiesta ha svelato come Pegasus sia stato usato da governi autoritari per controllare oppositori politici, giornalisti e attivisti. (Corriere della Sera)

Apple ha rivelato che sta informando il gli utenti che sono stati presi di mira tramite l’exploit FORCEDENTRY per una vulnerabilità ora patchata che ha consentito l’installazione di Pegasus sui loro dispositivi. (iPhone Italia)

Apple, insomma, non ci sta: Cupertino chiede che NSO Group non utilizzi più prodotti Apple e che non sviluppi più software che ne vanno a violare i software, così da tutelare la sicurezza degli stessi e dei suoi utenti Apple ha sporto denuncia nei confronti della NSO Group. (Punto Informatico)

Nella causa della società di Cupertino si legge che Nso "non ha violato i dati contenuti sui server Apple, ma ha abusato dei servizi e dei server della societá per perpetrare attacchi". Apple ha citato in giudizio il produttore israeliano di software di sorveglianza Nso Group, sostenendo che l'azienda ha abusato dei suoi prodotti e servizi cercando di installare software sugli iPhone di alcuni utenti. (Milano Finanza)

Inoltre, è in grado di infettare i device senza richiedere alcuna azione da parte dell’utente e senza lasciare traccia Malgrado l’abuso subìto per la distribuzione di FORCEDENTRY, precisa Apple, i suoi server non sono stati hackerati o compromessi durante questi attacchi. (Computer Magazine)

Apple specifica che le notifiche non chiedono mai di cliccare su link, aprire file, installare app o profili, fornire la password dell'ID Apple o i codici di verifica tramite email o telefono Gli utenti riceveranno inoltre un messaggio su iMessage e una email al numero di telefono e all'indirizzo associato all'ID Apple. (Punto Informatico)