Reddito di cittadinanza, in 40 mila hanno trovato lavoro. Meno del 2% dei beneficiari totali

la Repubblica INTERNO

In totale, a fine 2019, i beneficiari del reddito di cittadinanza erano 2.370.938.

Poco meno di 40 mila persone hanno avuto un contratto di lavoro dopo avere ottenuto il reddito di cittadinanza fino ad ora.

Per avere un ordine di grandezza, lo scorso anno l'Istat aveva stimato che soltanto un terzo dei beneficiari del reddito era destinato ad essere inserito in un percorso lavorativo.

Nel dettaglio si tratta di 39.760 persone, con un balzo in avanti di circa 11 mila rispetto al 10 dicembre 2019 (+38,2%). (la Repubblica)

Se ne è parlato anche su altre testate

I carabinieri del comando Tutela lavoro-Nil di Catania hanno scoperto 11 lavoratori impiegati in 'nero' in una casa di riposo per anziani, sette dei quali percepivano il reddito di cittadinanza. Non ricevevano le retribuzioni previste dal contratto, non erano formati ed informati in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro né venivano sottoposti a visite mediche per l'idoneità. (CataniaToday)

Il datore di lavoro, che aveva installato un impianto di videosorveglianza senza autorizzazioni, e’ stato sanzionato per 93.000 euro e dovrà versare contributi assicurativi e previdenziali per 20.000 euro. (Grandangolo Agrigento)

Protagonista un 44enne di Lusciano, che è stato arrestato dalla Polizia di Stato - Commissariato di Aversa - per i reati di maltrattamenti in famiglia ed estorsione. (Il Mattino)

Nove le attività commerciali ispezionate gestite sia da italiani che da cittadini di origine straniera. Anche in questo caso sono scattate le sanzioni amministrative per il proprietario del bar, la sospensione dell'attività e la segnalazione all'Inps per interrompere l'erogazione dell'indennità di disoccupazione. (La Repubblica)

Entra a regime la fase due del reddito di cittadinanza (Rdc). L’incentivo spetta ai datori di lavoro che assumono con contratto di lavoro subordinato a tempo pieno e indeterminato i beneficiari di Reddito di cittadinanza. (CorCom)

Nella fattispecie, il sequestro della carta del reddito di cittadinanza può scattare anche nel caso in cui si omettano o non si aggiornino le informazioni relative alla situazione reddituale e patrimoniale, anche se quest’ultima non dovesse superare i 9.360 euro all’anno (il limite entro cui viene erogato il reddito di cittadinanza), tanto che la revoca si può disporre ancor prima dell’accertamento. (idealista.it/news)