Ue-Balcani: ipotesi voto parlamento bulgaro su Nord Macedonia domani - LaPresse

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In tal modo la presidenza francese di turno del Consiglio Ue vedrebbe realizzato un suo obiettivo prima della fine del mandato, e i leader Ue potrebbero così rivendicare di aver raggiunto un risultato dopo il fallimento del vertice sui Balcani di stamane.

(LaPresse) – I leader Ue stanno spingendo affinché il parlamento bulgaro si riunisca domani per decidere sulla rimozione del veto all’apertura dei negoziati Ue con la Macedonia del Nord. (LAPRESSE)

La notizia riportata su altri giornali

L’incontro mattutino con i leader di Albania, Macedonia del Nord, Serbia, Bosnia ed Erzegovina e Montenegro si è infatti concluso con un nulla di fatto. “È cosa buona dare lo status di candidato all’Ucraina, ma spero che il popolo ucraino non si faccia troppe illusioni”, ha concluso il premier dell’Albania, Paese candidato a entrare nell’Ue dal ‘lontano’ 2014 (EuropaToday)

Sì a Ucraina, ma ancora niente passi avanti significativi per Bosnia-Erzegovina, Macedonia del Nord, Albania, mentre stentano sempre Serbia e Montenegro. E allora nei Balcani occidentali, “offesi” dai continui ritardi nel processo d’allargamento Ue, scatta la rabbia, mista a profonda frustrazione e al disinganno, dopo più bastoni che carote. (Il Piccolo)

Via il veto della Bulgaria: dopo un anno e mezzo di blocco la Macedonia del Nord può avviare il negoziato con l’Unione europea. Con ciò viene rimosso il veto di Sofia sull’avvio del negoziato della Macedonia del Nord con Bruxelles, che durava appunto da un anno e mezzo. (Il Fatto Quotidiano)

Non dobbiamo permettere che questioni bilaterali diventino problemi multilaterali", ha dichiarato il primo ministro macedone Dimitar Kovačevski. "L'aggressione russa dell'ucraina sta ricevendo un sostegno enormemente generoso e spontaneo da parte di un Paese della NATO: la Bulgaria. (Euronews Italiano)

Ma è il vertice dei 27 leader europei con i 6 leader dei Balcani occidentali, in mattinata, a rubare tempo ed energie A sera, quando l'annuncio è ufficiale, Volodymyr Zelensky si collega in videoconferenza con i leader riuniti all'Europa Building per ringraziare e celebrare il momento storico. (L'HuffPost)

«È una brutta pagina», ha tagliato corto l’alto rappresentante per la politica estera Ue Josep Borrell. E in effetti dovrebbe essere un giorno di festa, perché il sì rappresenta per l’Unione una scelta geopolitica. (Gazzetta del Sud)