Perché oggi si può sciogliere Forza Nuova e perché non è stato fatto finora

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Secondo il professore di Diritto pubblico comparato all'Università di Perugia ci sono persino due strade, entrambe percorribili, per mettere fuorilegge Forza Nuova.

A cura di Tommaso Coluzzi. Sciogliere Forza Nuova è diventata una priorità della politica dopo l'assalto alla sede nazionale della Cgil sabato a Roma.

A rispondere alla domanda e a spiegare perché si può fare e perché proprio ora è il costituzionalista Francesco Clementi in un'intervista alla Stampa. (Fanpage.it)

Se ne è parlato anche su altre testate

La presidente del Pd Valentina Cuppi, sindaca di Marzabotto, il paese dell'Appennino teatro dell'eccidio nazifascista, ha scelto di lanciare su Change.org una petizione per sciogliere organizzazioni e partiti neofascisti. (leggo.it)

Nel 1952 fu emanata la cosiddetta legge Scelba che chiarì cosa si deve intendere per partito fascista. In tutti questi anni dalla legge Scelba è stata applicata con il contagocce". (Adnkronos)

"In base alla legge Scelba approvata nel 1952, in attuazione della XII disposizione finale della Costituzione e modificata nel 1975, si definisce cosa sia 'la riorganizzazione del disciolto partito fascista' e si prevedono due possibilità conclusive: se viene accertato il delitto di ricostituzione per sentenza, il ministero degli Interni ordina la confisca dei beni e lo scioglimento, sentito il Consiglio dei ministri. (Adnkronos)

La manifestazione violenta del 9 ottobre potrebbe quindi rientrare in quelle circostanze straordinarie in base alle quali il governo potrebbe direttamente sciogliere Forza nuova, con un decreto, senza attendere la sentenza di un giudice. (Pagella Politica)

Il professore di diritto pubblico comparato all’università di Perugia Francesco Clementi dice sì allo scioglimento di Forza Nuova e sostiene che il governo Draghi può agire anche per decreto. La prima: una sentenza di un giudice penale che certifichi la ricostituzione del partito fascista. (Open)

La risposta è sì, anche se in Italia i precedenti sono pochi: la mozione presentata in Parlamento può essere attivata grazie alla legge Scelba del 1952. La Carta Costituzionale, nelle Disposizioni transitorie e finali, all'Articolo XII, dispone: "E' vietata la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista. (QUOTIDIANO NAZIONALE)