Elisabetta Trenta: "Lascio la casa, su di me gogna mediatica. Mio marito rinuncia a un suo diritto per amore"

"Non mi sono arresa.

Mio marito per amore sta rinunciando a un suo diritto".

Così a Radio Capital la ex ministra Elisabetta Trenta torna sulla polemica dell'assegnazione della sua casa a Roma.

Non è giusto che una privata cittadina sia sottoposta a tutto questo per non aver fatto nulla, quindi io mi devo difendere, e facendo questo mi rafforzo, facendo vedere a tutti che c'è qualcuno che ha la faccia pulita fino in fondo. (La Repubblica)

Se ne è parlato anche su altri giornali

La rinuncia alla casa dopo le pressioni. “E’ tutto regolare, ma mio marito ha comunque presentato un’istanza di rinuncia per l’alloggio. Quello che si sa per adesso è che in poche ore la Trenta ha “girato” la casa al consorte. (Il Primato Nazionale)

"Siamo garantisti e attendiamo gli sviluppi", sottolinea l'azzurro, aggiungendo però che almeno sotto il "profilo della opportunità", gli errori della Trenta "sono clamorosi". (ilGiornale.it)

Mi è dispiaciuto che prima di parlare e giudicare nessuno mi ha chiamata per chiedermi come stanno le cose. Lo ha detto intervistata da Radio 24 l'ex ministra della Difesa, Elisabetta Trenta. (Avvenire)

Il collocamento azionario infatti fa parte della grande riforma annunciata dal principe ereditario Mohammed bin Salman, che punta ad una crescita sostenibile e ad un mix energetico composto da idrocarburi ed energie rinnovabili. (Rai News)

“Lasceremo l’appartamento nel tempo che ci sarà dato per fare un trasloco e mettere a posto la mia vita da un’altra parte. “Mio marito, pur essendo tutto regolare, e sentendosi in imbarazzo, per salvaguardare la famiglia ha presentato istanza di rinuncia per l’alloggio”. (L'HuffPost)

Sulla questione dell'alloggio a Roma, la Trenta ha voluto infine precisare: "Si sta lasciando passare l'idea che l'ex ministro abbia mantenuto la casa di servizio: è falso. Così, intervistata su Radio 24, l'ex ministro della Difesa Elisabetta Trenta, dopo le polemiche sulla permanenza nella casa che le era stata assegnata quando era stata nominata alla guida della Difesa. (Today)