Conte: “Inter società debole, zero protezione per noi. Il presidente in Cina. E già Spalletti…”

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ANNATA DURA – “E’ stata dura, ma c’è soddisfazione per aver lavorato con questo gruppo, con Oriali, con chi sta qui.

MANCATA PROTEZIONE – “Mi aspettavo protezione, ma quando si è deboli è difficile proteggere allenatore e squadra.

Ho un rapporto diretto con la squadra e sono contento, perché c’è stata una buona prestazione contro una squadra difficile da affrontare.

Ci deve essere protezione, bisogna essere forti. (fcinter1908)

Su altri giornali

È chiara la spaccatura tra chi va in campo, l’allenatore, e chi va dietro la scrivania, la dirigenza. Conte vuole parlare anche con il presidente Zhang. (fcinter1908)

Come l’anno scorso (e se non è questo un fatto straordinario, un altro terzo posto…) e più ancora di un anno fa, se è vero che l’Atalanta deve ancora giocare tra le prime otto della Champions League e grazie al terzo posto ci tornerà in ogni caso, in Champions. (BergamoNews.it)

La Dea ad un certo punto ha sognato addirittura lo scudetto e poi il secondo posto, invece deve “accontentarsi” del terzo posto, quasi fosse un risultato così così. Del resto l’Inter non è una squadretta qualsiasi, si è meritata questo secondo posto finendo dietro la Juventus di un solo punto. (Bergamo & Sport)

L'Inter ha giocato su ritmi superiori, ci ha costretto ad andare fuori giri. Gian Piero Gasperini festeggia il terzo posto conquistato dalla sua Atalanta e non fa drammi dopo la sconfitta con l'Inter, che considera invece utile in vista della sfida di Champions contro il Psg. (Voce Giallo Rossa)

Zapata e Muriel hanno siglato entrambi 18 reti, Ilicic è arrivato a quota 15 e (purtroppo) fermatosi sul più bello, mentre per ritrovare un altro atalantino nella classifica marcatori dobbiamo scendere alla 27esima (ex-aequo) posizione, con Robin Gosens. (Calcio Atalanta)

Segnano presto gli esterni D’Ambrosio (dopo 52", 20° gol di testa di squadra) e Young (20’) e Conte vince in scioltezza lo sprint a tre senza mai doversi preoccupare di quel che fa la Lazio. La brusca frenata sul traguardo non cambia di una virgola il giudizio entusiasta sull’Atalanta, a lungo di una bellezza abbagliante. (La Stampa)