Traffico internazionale di cocaina nella Piana di Gioia Tauro – tre arresti

ZMedia INTERNO

di Reggio Calabria.

di Reggio Calabria;. – Francesco Ferraro, uomo di fiducia di Antonino Pesce cl.

Marchese si è presentato spontaneamente presso la Stazione dei Carabinieri di Gioia Tauro (RC), i quali hanno proceduto al suo arresto unitamente ai militari del G.O.A.

Martinone, su mandato di Michele Zito, avrebbero dovuto danneggiare un’attività commerciale sita in Gioia Tauro (RC)

del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Reggio Calabria con il coordinamento del Procuratore Capo della Direzione Distrettuale Antimafia, dott. (ZMedia)

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del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Reggio Calabria con il coordinamento del Procuratore Capo della Direzione Distrettuale Antimafia, dott. Martinone, su mandato di Michele Zito, avrebbero dovuto danneggiare un’attività commerciale sita in Gioia Tauro (RC) (Stretto web)

Con il medesimo provvedimento il Tribunale ha applicato nei confronti di Frascati Angelo Emilio la sorveglianza speciale di ps con obbligo di soggiorno per la durata di anni 3 e mesi 6 “metodo mafioso” e/o costituisce strumento di cui si serve l’organizzazione criminale per conseguire le proprie finalità illecite e mantenere il controllo del territorio”. (Stretto web)

Marchese si è presentato spontaneamente presso la Stazione dei Carabinieri di Gioia Tauro, i quali hanno proceduto al suo arresto unitamente ai militari del G.O.A. Martinone, su mandato di Michele Zito, avrebbero dovuto danneggiare un’attività commerciale di Gioia Tauro (Corriere della Calabria)

Numerosi collaboratori di giustizia lo hanno indicato come imprenditore di riferimento della ‘ndrangheta reggina, e in particolare dalla famiglia De Stefano oltre che di quella dei Libri. La Direzione investigativa antimafia ha infatti eseguito a suo carico il provvedimento emesso dal Tribunale di Reggio Calabria (Zoom24.it)

Il provvedimento del collegio giudicante afferma testualmente «si è dunque in presenza di una di quelle ipotesi comunemente definite di c. (Corriere della Calabria)

Il capitano, al soldo dei narcotrafficanti, una volta giunto in prossimità delle coste italiane, consentiva il trasbordo della sostanza stupefacente verso piccole imbarcazioni al fine di eludere i controlli doganali all’interno dello scalo portuale di Gioia Tauro (Zoom24.it)